Già da due anni, dopo lo storico referendum sulla Brexit, a Londra si vocifera in merito alla nascita di un progetto chiamato Empire 2.0, che vedrebbe il Commonwealth rinascere sotto una nuova luce: solo in parte politica, dopo l’indipendenza riconosciuta a tutti gli Stati del vecchio impero britannico, ma soprattutto economica e commerciale.
Del resto i rapporti tra la Corona inglese e le vecchie colonie sono rimasti vivi e proficui, come ha confermato il recente vertice WAMM, un incontro tutto al femminile tra le ministre delle Pari Opportunità che, per la sua dodicesima edizione, si è svolto a Nairobi, in Kenya.
L’argomento, in questa occasione, è stato tutt’altro che economico: ossia le politiche comuni da adottare per il pieno raggiungimento della parità di genere nelle istituzioni, dopo il traguardo di aver trasformato in una riunione di sole donne quella che nel 1985, alla sua prima edizione, vedeva ogni posto di fronte al tavolo di discussione sulle politiche di genere occupato da uomini.
Va detto che la 12ma WAMM ha assunto un valore particolare in un periodo “caldo” come questo, che vede ormai nell’imminente il pieno compimento della Brexit. E se il vertice doveva essere un termometro per misurare i rapporti tra i 52 Stati del Commonwealth, la prova è stata ampiamente superata.
I Paesi membri, con la benedizione della Regina e del segretario generale Patricia Scotland, hanno dimostrato capacità e volontà di adottare visioni e azioni comuni per il futuro, confermando come il Commonwealth sia una realtà non solo simbolica o rievocativa, ma ancora vitale e incisiva nelle politiche interni degli Stati
Il futuro della Gran Bretagna dopo la Brexit potrebbe essere già a portata di mano nel proprio passato? I segnali ci sono tutti: ma intanto si attende il 31 Ottobre, continuando a vociferare quel termine “Empire 2.0” che potrebbe essere l’inizio di una nuova potenza commerciale mondiale.
E che vedrebbe due Paesi del Mediterraneo come Malta e Cipro volare sempre più in alto in termini di attrattività economica, emergendo come unica realtà legata sia all’Europa e che al nuovo Commonwealth.