La collaborazione tra Italia e Kazakistan si è rafforzata nel corso dell’ultimo decennio.
In seguito ad una serie di incontri svoltisi nel 2014/15 tra l’allora Presidente Renzi e il Presidente Nazarbayev e con il business forum svoltosi a Milano nel contesto Expo nel giugno 2015, in occasione del quale i due Paesi firmarono 25 accordi commerciali del valore di 500 milioni di dollari, i rapporti si sono consolidati.
Di immensa importanza, la firma nell’occasione del memorandum tra Eni e Kazmunaigas per lo sviluppo del giacimento petrolifero caspico di Isatay, oltre a quello tra KazakhInvest e la società italiana Inalca SpA, per la costruzione del più grande impianto di trattamento carni dell’Asia.
L’Italia rimane un partner strategico, posizionandosi al primo posto come cliente dei beni kazaki, seguito da Olanda e Cina. Per quanto riguarda invece le importazioni kazake l’Italia si attesta al quinto posto, dopo Russia, Cina, Stati Uniti e Germania.
L’export italiano in Kazakistan si concentra principalmente nei settori: abbigliamento (nel 2017 54.543 migliaia di Euro), macchinari di impiego generale (118.067 migliaia di euro), tubi condotti,profilati cavi e relativi accessori (65.915 migliaia di euro).
Le importazioni italiane, invece, consistono quasi esclusivamente in prodotti minerari (petrolio greggio, metalli di base preziosi e altri metalli non preziosi, combustibili nucleari, antracite) per un valore pari a 1.3 miliardi di euro nel 2017.
Tra il 10 giugno e il 10 settembre 2017 si è svolto ad Astana, capitale del Kazakistan, Expo 2017. Obiettivo degli organizzatori è stato quello di intavolare un’approfondita discussione sulla sostenibilità energetica e i trend di sviluppo delle rinnovabili che ci si attende nei prossimi decenni. Il tema è centrale soprattutto per il futuro, non solo in termini di ambiente e di salute pubblica ma anche in relazione alla crescita economica e sociale delle comunità che vivono sul pianeta Terra.
Ed è per questo che, nelle intenzioni degli organizzatori, si è sviluppato un confronto tra i vari governi che prenda in seria considerazione le problematiche che i Paesi in via di sviluppo si trovano a dover affrontare, anche in termini degli effetti dei cambiamenti climatici sulle economie locali.
L’Italia partecipò tramite l’ICE-Agenzia ad Expo Astana 2017 con l’allestimento del Padiglione italiano. Molta pubblicità fu realizzata dall’ ICE-Agenzia, per la ricerca di qualificate istituzioni, imprese, strutture accademiche e di ricerca italiane interessate a partecipare e sponsorizzare il Padiglione italiano.
Le varie regioni italiane che parteciparono diedero un loro contributo autoctono ed importante ai lavori dell’Expo, con dibattiti, presentazioni di progetti e imprese, missioni imprenditoriali e presentazioni di progetti energetici innovativi ed ecologici.
L’economia del paese sembra sempre più rafforzarsi anche grazie alla collaborazione con l’Italia. La crescita del Pil kazakho si è attestata al 4,3 per cento nei primi otto mesi di quest’anno, mantenendo un andamento stabile e positivo. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia del paese centrasiatico, Ruslan Dalenov, aggiungendo che variazioni tanto positive sono da imputare agli investimenti crescenti e ad un’inflazione stabile.