“Basta approcci ideologici sul CETA. È necessario un confronto serio con tutte le Associazioni di categoria e con gli stakeholder interessati. La politica abbia il coraggio di ascoltare le posizioni di tutti gli attori e non solo una minima parte“: è quanto dichiara Sergio Passariello – fondatore del think thank Imprese del Sud – all’indomani delle dichiarazioni rilasciate al Sole 24 Ore dal sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, secondo il quale non vi sono le condizioni per ratificare il CETA.
“Si resta basiti – continua Passariello – di fronte a dichiarazioni così superficiali che contraddicono non solo i dati commerciali positivi delle esportazioni Italiane verso il Canada, ma anche e soprattutto le positività che il Ministero per lo Sviluppo Economico ha confermato nel proprio sito web istituzionale.”
Con le dichiarazioni del sottosegretario Di Stefano, molte realtà produttive del settore agroalimentare vedono allontanarsi nuovamente la piena entrata in vigore dell’accordo di libero scambio tra Europa e Canada, che necessita la ratifica di un Parlamento fino ad oggi confermatosi impreparato nel dare risposte alle esigenze delle imprese per accelerare le loro opportunità nell’export.
“Mentre l’economia italiana vive un periodo di grande incertezza – sottolinea Passariello – e il comparto industriale si affida sempre di più alle esportazioni, il Parlamento e la politica restano a guardare, confermando una distanza imbarazzante dal mondo reale in nome dell’ideologia e degli slogan. Nel frattempo l’Europa vive un’attualità geopolitica estremamente complessa, tra l’aggressione della Cina e i dazi annunciati dagli Stati Uniti, con le nostre imprese che in questo difficile contesto vengono lasciate sole.”
Imprese del Sud rilancia quindi la propria battaglia: “La ratifica del CETA non solo è indispensabile – conclude Passariello – ma anche urgente per dare uno slancio al nostro comparto produttivo. Non faremo un solo passo indietro fino a quando l’accordo avrà piena efficacia anche nel nostro Paese. I pregiudizi e la mancata concretezza della politica non ci fermeranno”.