Le associazioni di categoria continuano a lottare per una corretta gestione dell’emergenza coronavirus e un pronto rilancio del sistema Paese. I contributi degli ultimi giorni.
“Ci mancava anche il coronavirus a turbare la vita di anziani e pensionati. Purtroppo, come spesso puntualmente accade nelle situazione di crisi, c’è chi approfitta della situazione di difficoltà per fare leva sulle paure della gente. E, in particolare, delle fasce più deboli della popolazione”. Paola Montis, Presidente dell’ANAP Sardegna, l’Associazione dei pensionati artigiani di Confartigianato, commenta i tentativi di truffa da parte di falsi infermieri o finti volontari che, già segnalati e denunciati in varie zone d’Italia, si presentano a casa degli anziani per “effettuare fantomatici test contro il coronavirus” oppure che telefonano per segnalare la necessità di eseguire a domicilio il tampone. “Sono truffe – denuncia la Presidente – e come tale vanno gestite. I truffatori professionisti, veri e propri mascalzoni, le inventano tutte e adattano la loro modalità di agire in casi come questi. Se avete dubbi contattate le Forze dell’Ordine”. “Come ANAP, l’Associazione dei Pensionati di Confartigianato in Sardegna, che nell’Isola associa oltre 5mila anziani e pensionati, e ben 500mila nel resto dell’Italia – continua la Presidente – siamo impegnati da anni a fianco proprio delle Forze dell’Ordine per prevenire truffe e furti a danni degli anziani”. “Ed è proprio sulla scorta della nostra esperienza maturata con la Campagna Più sicuri insieme – prosegue la Montis – promossa da ANAP, assieme con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, che ci sentiamo di raccomandare, anche in questo caso straordinario, di seguire alcune semplici indicazioni”.
“C’è un serio rischio che a causa di una psicosi collettiva, in molti casi del tutto irrazionale, provocata da una comunicazione spesso superficiale, si generi una compressione dell’economia dalle conseguenze disastrose“. Ad affermarlo è Klaus Algieri, Presidente di Confcommercio Calabria, che nel commentare l’attuale situazione che sta attraversando il nostro paese, a causa della diffusione del coronavirus, sottolinea come anche le aziende calabresi stiano subendo seri contraccolpi da un punto di vista economico. Da un’indagine condotta emerge infatti come, nonostante in Calabria non si siano registrati casi di contagio, molte sono le imprese che registrano un calo repentino delle vendite e dei consumi. In particolare le imprese del settore turistico che nell’ultima settimana si sono viste arrivare tantissime disdette di prenotazioni che rischiano di compromettere definitivamente la stagione, portando in alcuni casi alla chiusura anticipata delle strutture. “Chiediamo – ha continuato Algieri – alla presidente della Regione Calabria Jole Santelli un incontro, al più presto, per discutere insieme le misure a sostegno delle imprese calabresi e in particolare per predisporre un piano di comunicazione condiviso tra tutti gli attori economici e istituzionali che permetta di ridurre lo stato allarmismo. È importante – ha concluso Algieri – che tutti insieme contribuiamo a veicolare messaggi corretti attraverso una informazione seria, rigorosa, chiara e prudente“.
FIMAA – MEDIATORI AGENTI D’AFFARI
“La nostra solidarietà va alle comunità dei territori colpiti dal coronavirus che vivono momenti di comprensibile ansia. Rivolgiamo un pensiero alle vittime ed esprimiamo vicinanza ai loro familiari e riconoscenza al personale medico sanitario al lavoro per fronteggiare e arginare il rischio di diffusione del virus. L’Italia, a partire dalle regioni del nord, sta affrontando una situazione di forte difficoltà che ci invita a fare sistema per cercare, con equilibrio e cautela, di riavviare tutte le attività al momento bloccate. Oltre alle misure urgenti che il Governo ha adottato, occorre grande senso di responsabilità, anche da parte dei media, per evitare di diffondere un’immagine e una percezione del Paese, soprattutto nei confronti degli investitori internazionali, che rischia di danneggiare i nostri prodotti, il turismo, il mercato immobiliare e del credito e a catena i relativi indotti. Condividiamo appieno l’appello al Governo di Abi, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confindustria, Legacoop, Rete Imprese Italia, sindacati Cgil, Cisl e Uil ‘per costruire un grande piano di rilancio degli investimenti in Italia che contempli misure forti e straordinarie per riportare il lavoro e la nostra economia su un percorso di crescita stabile e duratura’. Le imprese della mediazione, nonostante le difficoltà del momento e con le dovute precauzioni, continuano ad operare ogni giorno sull’intero territorio nazionale. Come Fimaa-Confcommercio ci rendiamo disponibili, nei confronti del Governo e delle Istituzioni, a mettere in campo le nostre competenze per far ripartire il Paese”. È il commento di Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa – Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia – (agenti immobiliari, mediatori creditizi, mediatori merceologici).