Tra le proliferanti strategie di internazionalizzazione e gli accordi formali di partenariato nell’Alta Formazione a livello globale, c’è un aspetto che le università spesso trascurano: il potere delle relazioni interpersonali.
Partenariati internazionali e transnazionali efficaci e duraturi si basano sui rapporti tra individui e gruppi di persone che li negoziano e li sviluppano, fondamentali per la qualità e la sostenibilità dell’istruzione superiore nel prossimo decennio.
Con il venir meno di queste relazioni esistono rischi notevoli per le comunità di persone che necessitano di sostenere collaborazioni di ricerca e insegnamento attraverso distanze geografiche e differenze disciplinari, e gli studenti che devono impegnarsi in relazioni di apprendimento realmente interculturali di fondamentale importanza con colleghi e formatori di diversi paesi.
Come possiamo conservare queste relazioni cruciali nell’istruzione superiore internazionale alla luce dell’attuale emergenza da Covid-19? Vi sono tre aspetti fondamentali da considerare.
Creatività nelle modalità del fare rete
Le istituzioni dovrebbero essere molto più consapevoli del lato umano nel processo di costruzione di partenariati e di sviluppo dell’istruzione internazionale tra istituzioni complesse in diversi contesti culturali.
Le università spesso non riconoscono i rischi associati alle partnership in cui si interrompono le relazioni interpersonali tra gruppi di lavoro di accademici. Questo potrebbe diventare un problema ancora più significativo dal momento in cui la mobilità fisica non è più possibile.
Per migliorare questo aspetto serve più creatività. Sarà necessario un “gioco di squadra” tra i gruppi chiamati in causa e le istituzioni, che dovranno lavorare sodo per costruire una fiducia tale da mantenere elevato l’impegno e il coinvolgimento di tutte le parti, sia formatori che apprendisti..
Valorizzare la storia dei rapporti e delle partnership
Sia l’istruzione transnazionale che la collaborazione internazionale sono spesso costruite su eventi storici o culturali, e le università sviluppano partnership sulla base di lunghe storie di collaborazione o scambi di ricerca.
Le relazioni TNE più riuscite e sostenute tendono a basarsi su queste collaborazioni a lungo termine, non solo tra università ma tra regioni in cui esiste una storia di scambi culturali, sociali o economici.
Se guardiamo al primo campus transnazionale cinese al di fuori della Cina, tra l’Università di Xiamen (nel sud-est della Cina e la Malesia), vediamo che c’era una lunga relazione sociale e culturale tra la città di Xiamen e le città della Malesia. La stessa Xiamen University è stata fondata da un cittadino malese e quindi la scelta della presenza della TNE in Malesia è stata costruita su una lunga relazione sociale e culturale.
Nella situazione attuale, le università potrebbero valorizzare le loro collaborazioni internazionali più mature e costruite nel tempo piuttosto che puntare a costruire nuove iniziative e a sviluppare relazioni con realtà inedite.
Attenzione ai rischi di turbolenze politiche
Le crisi o le situazioni di cambiamento nei contesti politici possono causare turbolenze nelle relazioni a livello di istituti di formazione. I successivi disallineamenti delle agende universitarie nei paesi che collaborano possono comportare conseguenze in ambito relazionale.
Le relazioni tra Paesi funzionano meglio laddove esiste un allineamento tra le agende istituzionali delle università che collaborano. Questi programmi si basano su valori e missioni istituzionali, e fanno parte della comunità dell’apprendimento transnazionale. All’interno di un’istituzione, quando il personale individuale e le comunità dipartimentali di ricerca e insegnamento si allineano con le agende strategiche internazionali dell’università, allora l’internazionalizzazione diventa una forza potente.
Durante la turbolenza politica, esiste il pericolo di interrompere l’allineamento di questi programmi e valori. Le questioni economiche, in particolare, potrebbero essere particolarmente divisive. Serve dunque fare attenzione a non entrare nel vortice di questi cambiamenti che avvengono a livelli diversi, mantenendo saldo il contatto tra istituzioni che condividono una missione puramente formativa di respiro internazionale.