L’emergenza coronavirus continua a porre l’attenzione mediatica, legislativa e politica su quelle che rappresentano alcune delle tematiche più calde per la tranquilla esistenza dei componenti di ogni contesto sociale. Anche il Marocco sta lavorando molto alla ripresa economica e sociale dopo la crisi generata dalla pandemia sanitaria.
La legge finanziaria 2021 del Marocco mira a dare priorità ai settori della sanità, edilizia scolastica e dell’istruzione, assegnando un budget aggiuntivo di 462 milioni di euro per l’ammodernamento e l’innovazione di tali settori. Un’iniziativa finanziaria, annunciata a Rabat, dal Ministero dell’Economia, delle Finanze e della riforma dell’amministrazione marocchino, Mohamed Benchaaboun. Durante il suo discorso dinanzi alla commissione per le finanze e lo sviluppo economico alla Camera dei rappresentanti, ripreso dalla storica agenzia di stampa ufficiale “Map”, Benchaaboun ha sottolineato che la preparazione della finanziaria copre una serie di questioni, indicando che 5.500 voci di bilancio saranno riservate al settore sanitario con un aumento di 1.500 posti di lavoro rispetto al 2020, mentre 17 mila posti di lavoro saranno assegnati al settore dell’istruzione e dell’edilizia scolastica. Una decisione che conferma l’importanza del paese nell’intraprendere iniziative di carattere infrastrutturale. In Marocco, il settore delle infrastrutture è particolarmente importante e può stuzzicare l’attenzione per l’opportunità concreta di investimenti e incentivare la partecipazione di aziende italiane nel settore.
Il settore delle infrastrutture presenta importanti opportunità per i prossimi anni: il Ministero competente ha diramato, alcuni anni fa, il piano di potenziamento da attuare entro il 2035. Tale programma, di lungo periodo, si articola sulle infrastrutture da realizzare nei prossimi vent’anni in ambito stradale, ferroviario, sanitario, edilizia scolastica, portuale ed aeroportuale.
Nel settore ferroviario, il programma comprende progetti di linee normali (2.743 km) e di linee ad alta velocità (1.500 km), oltre al potenziamento della rete ferroviaria regionale di Casablanca. In merito agli investimenti nel settore aeroportuale, la nuova strategia include la realizzazione del nuovo terminal di Marrakech ed un ampliamento degli aeroporti già presenti sul territorio, al fine di incrementare la loro capacità.
Per quanto concerne le infrastrutture portuali, è prevista la costruzione di sei nuovi poli marittimi, l’espansione di sette strutture e la ristrutturazione di cinque porti già esistenti, tra le opere portuali più importanti, ricordiamo l’espansione di Tanger Med ed i nuovi grandi porti di Kenitra e Nador. Secondo le stime del Ministero, tale ambizioso programma di potenziamento infrastrutturale richiederà investimenti per circa 55 miliardi di euro, che dovranno essere reperiti anche a seguito di partenariati pubblico – privati. I principali committenti sono le Ferrovie dello Stato (www.oncf.ma ), l’Ufficio nazionale degli Aeroporti (www.onda.ma ), l’Agenzia nazionale dei Porti (www.anp.org.ma ).
Il Marocco ha investito in modo massiccio nello sviluppo delle sue infrastrutture per i trasporti. Oggi, il Reame ha a disposizione istallazioni di livello mondiale, che mettono in collegamento in modo ottimale ed efficace tutte le regioni del paese tra di loro e con il resto del mondo grazie a una rete autostradale, stradale, ferroviaria e aeroportuale adeguate e in continuo sviluppo. Inoltre, particolarmente importante è la progettualità avviata nel nord del Marocco su una superficie di 500 ettari, dove è stata instaurata la Tanger-Free Zone (TFZ), dotata di infrastrutture moderne e di numerosi servizi di accompagnamento. La Tanger-Free Zone beneficia di un regime fiscale e un regime doganale vantaggioso e preferenziale.
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