Il 2021 potrebbe divenire l’anno del commercio con il mondo del Centro Asia. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano e il Ministero Degli Investimenti e del Commercio estero uzbeko promuovono il Business Forum Italia-Uzbekistan, un’iniziativa interamente digitale che mira a rafforzare la conoscenza tra i due paesi al fine di incentivare la cooperazione ed il partenariato bilaterale. L’evento è organizzato da The European House – Ambrosetti con il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Tashkent e dell’Ambasciata dell’Uzbekistan in Italia e la collaborazione dell’Agenzia-ICE, della Camera di Commercio Italia Uzbekistan e di Confindustria Uzbekistan. Le relazioni economiche tra Italia e Uzbekistan hanno conosciuto, negli ultimi anni, una forte accelerazione sul piano dell’interscambio commerciale e culturale, grazie anche all’avvio di significativi investimenti da parte di numerose imprese italiane in diversi settori.
Sotto la guida del Presidente Shavkat Miromonovich Mirziyoyev il paese ha avviato un rapido processo di modernizzazione anche attraverso un deciso processo di riforme che insegue i lineamente dell’apertura di mercato tipica del mondo occidentale. Grazie alla sua posizione strategica sulla nuova via della Seta, l’Uzbekistan può essere considerato una porta di accesso ad un mercato di oltre 300 milioni di persone, quello della Comunità di Stati Indipendenti, con costi di trasporto ridotti rispetto alle esportazioni provenienti dall’Europa. In molti settori il paese risulta essere più vantaggioso della Cina.
Il commercio bilaterale, giunto nel 2019 a circa 350 milioni di euro, è in aumento ma ancora ben al di sotto del potenziale. Non solo perché l’Uzbekistan è il paese più popoloso della regione, ma anche perché la sua struttura economica è pronta ad accogliere gli investimenti, i prodotti Made in Italy e il know-how italiano in diversi settori chiave per la sua economia. Gli sforzi dell’Uzbekistan verso la liberalizzazione e la volontà di aprirsi agli investitori internazionali grazie a profonde riforme strutturali implicano opportunità considerevoli per il Sistema Italia e per le imprese del nostro sistema nazionale.
Le ambizioni del nuovo Presidente e del nuovo establishment politico mirano a garantire la leadership regionale al paese e ben si riflettono nei numerosi cantieri di riforma indicati nel «Piano di azione strategico 2017-2021». Nel settore agricolo, le economie di Italia e Uzbekistan sono perfettamente complementari. Mentre l’Italia è leader mondiale nella produzione agricola di qualità, soprattutto grazie all’utilizzo di macchinari e tecnologie innovative, l’Uzbekistan necessita di modernizzarsi, conferire valore aggiunto ai propri prodotti e diversificare la sua produzione andando oltre a cotone e frutta secca, rafforzando il proprio ruolo di esportatore regionale nel settore. Lo sviluppo economico di tale zona geografica, così come l’implementazione dei rapporti diplomatici, lascia ampi margini al know-how italiano, creando opportunità nell’intera filiera agroalimentare come, ad esempio, la raccolta e la selezione di prodotti agricoli, la conservazione e il packaging.
Invece, in ambito energetico l’Uzbekistan è un produttore ed esportatore importante di energia elettrica, ma il sistema di export presenta forti limiti di capacità e azione, penalizzato da infrastrutture spesso inadeguate alla trasmissione e alla distribuzione dell’energia elettrica prodotta dal gas e, seppur timidamente, da fonti rinnovabili. Un altro settore importante per le imprese italiane da approfondire.
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