Si rinnovano quasi all’ordine del giorno gli aggiustamenti e gli spostamenti sulle caselle fiscali per imprese e professionisti nel tentativo di continuare ad arginare gli effetti della seconda ondata dell’emergenza coronavirus. Tra queste si parla di una nuova Rottamazione Quater nel 2021 per andare a coprire le cartelle notificate dal 2018 al 2020. La misura richiederebbe uno scostamento da 20 miliardi che, secondo quanto annunciato dal ministero dello Sviluppo Economico, dovrebbe essere votato col nuovo anno.
La nuova rottamazione, che permetterebbe alle aziende di sanare i debiti col fisco degli ultimi due anni, rispecchierebbe la precedente Rottamazione Ter, per la quale è invece previsto un rinvio al 1° marzo 2021 del termine per il pagamento delle rate in scadenza nel 2020, in precedenza fissato al 10 dicembre 2020 dall’art. 154, lettera c) del “Decreto Rilancio”.
La pressione delle categorie imprenditoriali e professionali ha dunque sortito i suoi effetti.
Va ricordato che per i contribuenti in regola con il pagamento delle rate 2019, il mancato, insufficiente o tardivo versamento di quelle in scadenza per l’anno 2020, non determina la perdita dei benefici della Definizione agevolata se le stesse verranno integralmente corrisposte entro il 1° marzo 2021. Per tale termine non sono previsti i cinque giorni di tolleranza di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del DL n. 119 del 2018.
Inoltre – come riferito dall’Agenzia delle Entrate – si ricorda che il 1° marzo (almeno per il momento) è prevista anche la scadenza del versamento della prima rata del 2021 e in caso di versamenti effettuati oltre tale termine, o per importi parziali, la misura agevolativa non si perfezionerà e i pagamenti ricevuti saranno considerati a titolo di acconto sulle somme complessivamente dovute.a