17.9 C
Rome
martedì, Novembre 19, 2024
spot_imgspot_img

Rischio default: parametri più stringenti dal 1 Gennaio 2021

L'entrata in vigore di una norma risalente al 2013 mette in difficoltà migliaia di aziende e liberi professionisti

-

- Advertisment -

Insieme a tante buone speranze di una ripartenza, una brutta sorpresa aspetta le piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi per il 2021, sin dal primo giorno. Dal 1° gennaio entrerà infatti in vigore un regolamento che abbatte il limite per la dichiarazione di default: basterà un arretrato di 90 giorni per un importo pari all’1% del debito (prima era al 5%), con una soglia minima di 100 euro per le persone fisiche, e 500 per le imprese.

La normativa di riferimento è il Regolamento dell’Unione Europea del 26 giugno 2013, n. 575, articolo 178 che indica specifiche disposizioni sul default di un debitore, il Regolamento delegato dell’Unione Europea n. 171 del 19 ottobre 2017 che definisce i criteri per fissare la soglia di rilevanza, a cui si dovranno attenere le autorità di vigilanza, e la Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 che descrive cosa sia piccola e media impresa.

A queste condizioni scatterà la segnalazione alla Centrale rischi della Banca d’Italia che, automaticamente, inserirà l’imprenditore o la persona fisica nell’elenco dei cattivi pagatori, impedendo di fatto l’accesso al credito con il conseguente fallimento dell’impresa e il dissesto finanziario della persona fisica.

La norma che prevede queste condizioni è stata approvata nel 2013, quando l’Unione Europea puntava alla messa in sicurezza del sistema bancario. Ma nessuno allora poteva immaginare quanto sarebbe accaduto con l’emergenza coronavirus, in seguito della quale oggi molte attività economiche si trovano beffate.

A trovarsi in difficoltà – secondo una stima di Confesercenti – potrebbero essere almeno 42 mila piccole attività del commercio, dell’artigianato, dell’industria e dei servizi, ossia quasi la metà delle piccole e medie imprese italiane, che oggi lamentano problemi di liquidità e sottocapitalizzazione. Secondo l’Abi, “devono trascorrere almeno tre mesi dal momento in cui non sussistono più le condizioni per classificare il cliente in default, ma il ritorno in bonis del cliente non determina l’automatica cancellazione della posizione di residuo arretrato nella Centrale Rischi della Banca d’Italia e nei Credit Bureau privati“.

E il pericolo che si prospetta all’orizzonte è che in molti possano meditare il rimedio estremo: ricorrere a forme di finanziamento illecito.

Per tutto questo il think tank Imprese del Sud lancia un appello affinché, attraverso un intervento normativo, possano essere allungati i tempi per la restituzione del debito e aumentato l’importo di esposizione nei confronti delle banche.

Giovanni Guarise
Giovanni Guarise
Giornalista professionista dal 2010. Nel corso degli anni da freelance ha dedicato particolare attenzione al mondo della Piccola e Media Impresa con approfondimenti, focus e attività di comunicazione.
Scopri l'offertaMedia partner

Iscriviti alla nostra newsletter

Ultime news

Ceta mutuo riconoscimento professione architetto

CETA. Mutuo riconoscimento tra l’Europa ed il Canada, della professione di architetto

0
L'accordo CETA per il riconoscimento della qualifica professionale di architetto, facilita la mobilità per gli architetti e promuove la crescita economica tra Canada e Unione Europea.
Europa Creativa bando media 2024 - Imprese del Sud

Europa Creativa: strumenti e modelli di business innovativi.

0
Il bando Europa Creativa che finanzia lo sviluppo e diffusione di strumenti e modelli di business innovativi per migliorare la visibilità, la disponibilità, l’audience e la diversità delle opere europee nell'era digitale.

Sviluppo di videogiochi e contenuti immersivi

0
Sovvenzioni a progetti per lo sviluppo di videogiochi e esperienze immersive interattive destinati alla produzione e allo sfruttamento commerciale.
La ratifica del CETA 2024 - Imprese del Sud

La ratifica del CETA: un passaggio chiave per i rapporti economici tra Canada ed...

0
L'importanza della ratifica del CETA e il suo impatto sul commercio tra Europa e Canada. Analizziamo le sfide politiche e i vantaggi economici che la ratifica potrebbe portare.
Empowering SMEs 2024

EIT Manufacturing: lanciato il nuovo bando Empowering SMEs 2024

0
Il bando Empowering SMEs 2024 si rivolge a PMI e startup e scade il 18 novembre 2024.
spot_img

Economia

CETA. Mutuo riconoscimento tra l’Europa ed il Canada, della professione di architetto

L'accordo CETA per il riconoscimento della qualifica professionale di architetto, facilita la mobilità per gli architetti e promuove la crescita economica tra Canada e Unione Europea.

Europa Creativa: strumenti e modelli di business innovativi.

Il bando Europa Creativa che finanzia lo sviluppo e diffusione di strumenti e modelli di business innovativi per migliorare la visibilità, la disponibilità, l’audience e la diversità delle opere europee nell'era digitale.

Sviluppo di videogiochi e contenuti immersivi

Sovvenzioni a progetti per lo sviluppo di videogiochi e esperienze immersive interattive destinati alla produzione e allo sfruttamento commerciale.

La ratifica del CETA: un passaggio chiave per i rapporti economici tra Canada ed Europa

L'importanza della ratifica del CETA e il suo impatto sul commercio tra Europa e Canada. Analizziamo le sfide politiche e i vantaggi economici che la ratifica potrebbe portare.
- Advertisement -spot_img
×