La Commissione Europea ha approvato il Digital Markets Act, la legge sui mercati digitali che stabilisce una serie di criteri oggettivi e molto precisi per definire le piattaforme online di grandi dimensioni che esercitano una funzione di “gatekeeper”, ossia di controllo dell’accesso ai mercati digitali. Il Parlamento europeo e gli Stati membri discuteranno ora la proposta della Commissione secondo la procedura legislativa ordinaria per rendere la legge direttamente applicabile in tutta l’UE.
In questo provvedimento sono prese in considerazione le imprese che detengono una posizione economica forte, hanno un impatto significativo sul mercato interno e operano in più paesi dell’UE.
Grazie alla nuova normativa europea, gli utenti commerciali che dipendono dai gatekeeper per offrire i loro servizi nel mercato unico potranno operare in un contesto più equo. Le imprese innovative e le start-up tecnologiche avranno altresì nuove opportunità per competere e innovare nell’ambiente delle piattaforme online senza dover rispettare condizioni inique che ne limitino lo sviluppo, mentre i consumatori disporranno di servizi più numerosi e migliori, della possibilità di cambiare più facilmente fornitore se lo desiderano, nonché di un accesso diretto ai servizi e di prezzi più equi.
I gatekeeper manterranno quindi inalterata la possibilità di innovare e offrire nuovi servizi, ma non saranno autorizzati a ricorrere a pratiche sleali nei confronti degli utenti commerciali e dei clienti che dipendono da loro per ottenere un vantaggio indebito. Questi sono alcuni dei loro nuovi obblighi: rendere i propri servizi interoperabili per i terzi in situazioni specifiche, consentire agli utenti commerciali di accedere ai dati che generano utilizzando la piattaforma, fornire alle imprese che fanno pubblicità sulla piattaforma gli strumenti e le informazioni necessarie per consentire agli inserzionisti e agli editori di effettuare verifiche indipendenti dei messaggi pubblicitari ospitati dalla piattaforma, consentire agli utenti commerciali di promuovere la loro offerta e concludere contratti con clienti al di fuori della piattaforma.
Agli stessi gatekeeper sarà invece vietato di riservare ai propri servizi e prodotti un trattamento favorevole in termini di classificazione rispetto a servizi o prodotti analoghi offerti da terzi sulla loro piattaforma, impedire ai consumatori di mettersi in contatto con le imprese al di fuori della piattaforma e impedire agli utenti di disinstallare, se lo desiderano, software o applicazioni preinstallati.
Per fare in modo che le nuove norme possano seguire la rapida evoluzione dei mercati digitali, la Commissione condurrà una serie di indagini che le consentiranno di individuare le piattaforme che esercitano una funzione di gatekeeper, aggiornare in maniera costante gli obblighi previsti per tali piattaforme, e definire misure correttive per ovviare a violazioni sistematiche della normativa sui mercati digitali.
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