Si è svolto lo scorso 27 Maggio un importante webinar sul tema “Opportunità per le imprese nel Regno Unito post Brexit”, organizzato all’interno delle iniziative quadro realizzate come rete Enterprise Europe Network. Attraverso il webinar sulla “Brexit”, con riferimento alle tematiche prioritarie e alle preoccupazioni delle imprese della nostra Penisola, si è affrontato il tema del cambiamento legislativo vigente che disciplina i rapporti UE-UK, offrendo una valutazione completa e prospettive future in rapporto all’applicazione dei dazi, ai controlli doganali, alle certificazioni burocratici e le novità in tema di importazione ed esportazione con il Regno Unito. Tra le tematiche scottanti affrontate con la dovuta attenzione ritroviamo la gestione dell’origine preferenziale alla luce dell’accordo di libero scambio stipulato tra l’Unione europea e il Regno Unito e le novità in tema di Iva, Intrastat e le semplificazioni fiscali. Altro aspetto essenziale è stato quello dedicato alla libertà di circolazione per i cittadini europei nel Regno Unito post Brexit.
L’accordo sugli scambi e la cooperazione concluso tra l’UE e il Regno Unito stabilisce regimi preferenziali in settori quali gli scambi di merci e servizi, il commercio digitale, la proprietà intellettuale, gli appalti pubblici, l’aviazione e i trasporti su strada, l’energia, la pesca, il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, la cooperazione delle autorità di contrasto e giudiziarie in materia penale, la cooperazione tematica e la partecipazione ai programmi dell’Unione. Si fonda su disposizioni che garantiscono condizioni di parità e il rispetto dei diritti fondamentali. Se un operatore economico unionale è già titolare dello status di esportatore registrato Rex prima del recesso del Regno Unito (come peraltro è stato precisato dalla stessa Agenzia delle Dogane), essendo il numero Rex unico allora l’esportatore registrato lo può utilizzare per tutte le sue esportazioni in ambito preferenziale; pertanto, anche ai fini dell’Accordo commerciale e di cooperazione UE-Uk, è possibile utilizzare il codice Rex già ottenuto.
Il webinar è stato organizzato in collaborazione con l’Ambasciata Britannica a Roma ed il Department of International Trade. Il saluto introduttivo è stato a cura di Sua Eccellenza l’Ambasciatore britannico presso la Repubblica Italiana, Jill Morris, con successivo saluto da parte del Presidente dell’Azienda Speciale SI Impresa, Fabrizio Luongo, e la chiusura dei lavori da parte del Presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola. Tra i relatori hanno partecipato, Salvatore Tramontano, Segretario Generale Onorario per la Regione Campania della Camera di Commercio britannica in Italia e Anita Nappo, Senior Trade Policy Adviser Department for International Trade.
Fabrizio Luongo, Presidente di S.I. Impresa azienda speciale unica della Camera di Commercio di Napoli, ha dichiarato: “Stiamo cercando di aiutare l’imprenditoria napoletana ad avere sempre viva la rete dei rapporti internazionali e con il Regno Unito. Il Sud Italia ha sempre rappresentato un network importante. Nel Sud, il Regno Unito ha numerose relazioni nell’ambito della moda, dell’agroalimentare e dei beni di lusso. Inoltre, aiuteremo con dei finanziamenti le imprese napoletane che sono interessate alle relazioni con il Regno Unito attraverso le fiere“.
Jill Morris, Ambasciatore britannico in Italia, ha dichiarato: “I cambiamenti climatici sono al centro delle prospettive globali dell’economia e la collaborazione tra Italia e Regno Unito, oltre la Brexit, può essere proficuo. Il nuovo posizionamento geopolitico del Regno Unito, fino al 2030, è stato recentemente presentato, una strategia che racchiude le linee guide sui temi cruciali in tema di competizione e sfide globali quali la difesa e l’economia. In tale ambito, l’Italia occupa un ruolo molto speciale. Il Regno Unito ha una prospettiva globale che mantiene una visione comune contro le minacce globali e nella sicurezza europea. Gli investimenti in ricerca, sviluppo, crescita economica e sostenibile sono al centro delle sinergie: spazio, digitale, crescita green e cooperazione scientifica sono tematiche al centro delle nostre relazioni. L’obiettivo di costruire sistemi sanitari sostenibili rappresenta una sfida cruciale che continueremo ad affrontare insieme ai nostri partner. Continueremo a sostenere l’economia con i nostri valori comuni. L’economia, la salute e la tutela dell’ambiente sono al centro della nostra cooperazione e proprio Napoli ospiterà la prossima ministeriale sull’ambiente. In vista della Cop26, stiamo lavorando attorno a dei settori ad alto potenziale come la moda sostenibile, la mobilità sostenibile e la finanza sostenibile. Siamo molto interessanti allo sviluppo di iniziative con la Regione Campania, aziende e organizzazioni eccellenti in tema di tecnologia e di cooperazione. Il Regno Unito promuove il dialogo con le imprese e incentiva l’export con le imprese italiane. Solo poche settimane fa, il Parlamento europeo ha ratificato l’accordo con il Regno Unito e il governo ha regolato i parametri di accesso al Paese. Noi continueremo ad incentivare e ad attrarre i talenti verso il Regno Unito in base alle capacità, alla competenze e alle potenzialità di ogni singolo cittadino lavoratore interessato al Regno Unito“.
Successivamente, Salvatore Tramontano, Segretario Onorario per la Regione Campania della Camera di Commercio britannica per l’Italia, ha dichiarato: “Il nostro ente promuove scambi commerciali tra i due Paesi. Nello svolgimento della sua attività la Camera di Commercio Britannica in Italia si avvale di un network che raccoglie più di cinquanta Camere di Commercio del Regno Unito in Europa ma anche fuori Europa. La Camera ha dei pilastri fondamentali legati alla sostenibilità e all’azione che si svilupperà con la Cop26. Grazie alle sinergie con il Consolato in Campania, rappresentato da Pierfrancesco Valentini, sviluppiamo iniziative e relazioni per rafforzare le relazioni tra la Regione Campana e il Regno Unito“.
Anita Nappo, Senior Trade Policy Adviser Department for International Trade, ha relazionato sulle opportunità e i cambiamenti economici, commerciali e doganali con il Regno Unito. “Il modello di operatività delle dogane è aperto ed è in continua evoluzione. Per questo è importante continuare ad informarsi e a ricevere informazioni sui cambiamenti dagli enti. E’ interesse del governo del Regno Unito limitare gli eventuali disagi combattendo le battute di arresto che ha generato l’emergenza sanitaria. Il Regno Unito non è più un Paese europeo ma l’accordo di libero scambio offre un perimetro certo entro il quale scrivere il futuro degli accordi commerciali con la fine della libera circolazione e l’avvio dei controlli doganali. Il governo britannico ha deciso di distribuire i controlli doganali merceologici su tre fasi. Possiamo affermare che zero dazi vi sono solo a condizione che il prodotto possa dirsi di origine controllata, come definito dall’accordo tra UE e UK. Per le imprese che esportano è importante avere un tracciamento su tutta la filiera per evitare il pagamento dei dazi“, ha dichiarato Anita Nappo.
Sostanzialmente, per le dichiarazioni doganali, alcuni movimenti di merce richiederanno il pre – lodgmement delle dichiarazioni doganali prima che l’esportatore inizi la movimentazione della merce, una procedura valida, ad esempio, per le operazioni RoRo. L’importatore deve assicurarsi che eventuali dazi o costi applicabili siano stati pagati. Per poter svolgere tutto al meglio, l’importatore deve determinare l’origine delle merci, la classificazione e il valore di queste. Esistono anche delle modalità per la dilazione del pagamento. Il Regno Unito sta introducendo i controlli doganali all’importazione attraverso un approccio graduale in tre fasi: la prima fase, dal gennaio 2021, con le procedure doganali di base, la seconda fase, dall’ottobre 2021, sui prodotti di origine animale che necessiteranno di un accompagnamento di una pre-notifica e la documentazione sanitaria relativa e la terza fase che si avrà dal gennaio 2022, con procedure doganali complete per tutti i settori merceologici al punto di importazione. Infine, sussiste un approccio flessibile e pragmatico che darà alle imprese più tempo per organizzare la propria attività.
La chiusura dei lavori da parte del Presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, è stata molto sentita. Il Presidente ha ribadito: “Dobbiamo avvicinare sempre di più la nostra Campania al Regno Unito perché anche se il Regno non è più in Europa, noi vogliamo concretizzare ancora con più forza le relazioni delle imprese della Campania con Il Paese. Attendiamo con ansia la presentazione di ulteriori progetti con la Campania“.