Le imprese agricole potranno contare su una ulteriore forma di agevolazione a sostegno degli investimenti in digitalizzazione. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza riserva 500 milioni di euro a progetti di investimento per l’innovazione e la meccanizzazione delle imprese agricole. Secondo le analisi istituzionali, il piano dovrebbe partire già nell’anno 2021 e concludersi nel 2026. Il progetto per l’ammodernamento dei macchinari agricoli, che si colloca nell’ambito della Componente I “Economia circolare e agricoltura sostenibile” della Missione del PNRR, potrà contare su 500 milioni di euro della quota grants del Recovery and Resilience Facility, di cui 100 milioni sull’annualità 2022, 250 milioni sul 2023, 100 milioni sul 2024 e 50 milioni sul 2025.
Obiettivo della misura è aiutare gli agricoltori e le imprese agricole italiane ad adeguarsi alla strategia Farm to Fork, “Dal produttore al consumatore”, che fissa una serie di target in materia di riduzione di pesticidi chimici, fertilizzanti e antimicrobici e aumento della superficie destinata all’agricoltura biologica, nel contesto degli obiettivi ambientali e climatici dell’European Green Deal. La “Farm to Fork” è stata studiata per trasformare il sistema alimentare europeo, rendendolo più sostenibile sotto diversi aspetti e riducendo il suo impatto sui Paesi terzi. Le reazioni della società civile alla strategia sono state generalmente positive, soprattutto per gli ambiziosi obiettivi che si pone, per l’approccio globale che la caratterizza e per lo sviluppo europeo delle imprese agricole. La strategia “Farm to Fork” tocca molti aspetti della filiera, dall’agricoltura fino al modo in cui vengono etichettati gli alimenti. La strategia rappresenta davvero un passo importante per il futuro delle filiere alimentari.
Possiamo leggere nel nel Recovery italiano, “gli agricoltori devono trasformare più rapidamente i loro metodi di produzione e utilizzare al meglio le nuove tecnologie, in particolare attraverso la digitalizzazione, per ottenere migliori risultati ambientali, aumentare la resilienza climatica, ridurre e ottimizzare l’uso dei fattori produttivi“. L’obiettivo è quello di sviluppare le imprese agricole, sostenendo la diffusione dell’agricoltura di precisione e delle tecnologie di agricoltura 4.0, che permettono di razionalizzare gli input chimici e idrici e il ricorso alla manodopera, sfruttando i dati acquisiti tramite sensori e satelliti, ma anche al rinnovo del parco automezzi.
Attraverso i fondi del PNRR, si punta a ridurre del 95% le emissioni generate rispetto al quadro attuale, oltre a limitare i consumi di carburante e i costi per gli agricoltori, a migliorare la sicurezza sul lavoro e a dare slancio al mercato dei macchinari agricoli. In ottica di economia circolare, inoltre, i contributi del Recovery dovrebbero sostenere anche gli investimenti per l’ammodernamento della lavorazione, dello stoccaggio e del confezionamento di prodotti alimentari. I contributi dovrebbero incentivare in particolare gli interventi diretti a migliorare la sostenibilità del processo produttivo, a ridurre o eliminare la generazione di rifiuti e a favorire il riutilizzo a fini energetici. Quello che si punta a scrivere è un nuovo capitolo per l’innovazione, l’agricoltura italiana e per le imprese agricole.
Per accedere ai finanziamenti affidati al supporto del team di Euromed International Trade.