Si è svolto l’importante Business Forum Italia-Kazakistan, organizzato e promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica del Kazakistan, Confindustria, l’Ambasciata d’Italia in Kazakistan e Agenzia ICE, in collaborazione con Kazakh Invest e Atameken. L’evento si è posto l’obiettivo di approfondire la reciproca conoscenza delle realtà produttive, economiche e infrastrutturali di entrambi i Paesi, di incentivare la cooperazione e il partenariato economico-commerciale bilaterale. Accanto al notevole sviluppo dei comparti estrattivo, chimico e petrolchimico, si è registrata negli ultimi anni una decisa crescita anche per altri settori strategici come l’agroalimentare, il farmaceutico e la logistica.
L’agenda del Business Forum è stata caratterizzata da una Sessione plenaria di alto livello politico, aperta dai saluti istituzionali del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio e dal Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari esteri kazako Almas Aidarov. Nel corso del colloquio bilaterale con il suo omologo kazako, il Ministro DI Maio ha ribadito l’interesse per l’Italia a rafforzare il partenariato bilaterale con il Kazakistan nel settore politico, economico e culturale. Il Ministro ha ricordato l’azione volta ad accrescere il nostro ruolo nella regione centrasiatica, adottando un approccio regionale che vedrà lo svolgimento entro la fine dell’anno della seconda riunione ministeriale Italia-Asia Centrale, dopo il primo evento svoltosi alla Farnesina nel dicembre 2019.
A seguire, si sono svolti tre Panel settoriali paralleli dedicati ai settori dell’economia verde e delle energie rinnovabili, dell’agribusiness, nonché della meccanica e dell’industria manifatturiera. Macchinari e apparecchiature industriali hanno conosciuto negli ultimi anni un notevole incremento delle esportazioni, assestandosi nel 2019 sopra la quota di 365 milioni di euro. Il dato è particolarmente interessante poiché include anche i macchinari agricoli, testimoniando la costante crescita vissuta dal settore primario della ex-repubblica sovietica, che con oltre 220 milioni di ettari di terreno disponibili. I due Ministri hanno ricordato come il Kazakhstan sia il primo Paese dell’Asia Centrale ad aver firmato un Accordo di Partenariato e Cooperazione Rafforzata con l’Unione Europea (EPCA) che apre significative opportunità di cooperazione nei settori dell’energia pulita, della modernizzazione sostenibile e della connettività.
Al termine dei lavori, si è svolta la sessione di incontri Business to Business (B2B) tra le aziende italiane e kazake, in modalità virtuale, organizzati attraverso il “marketplace” della piattaforma Confindustria. L’accesso al “marketplace” ha consentito di visualizzare le imprese aderenti e di richiedere gli incontri B2B alle controparti di potenziale interesse. Il Governo ha avviato programmi di sviluppo e di investimento volti ad accrescere e diversificare la produzione interna, il principale settore resta attualmente quello cerealicolo, anche per rimediare alla non autosufficienza.
A tal fine il Governo e le autorità locali hanno manifestato ampia disponibilità a favorire partnership sotto forma di possibili Joint Ventures per impianti di trasformazione con moderne tecnologie di cui il Paese non dispone in proprio (ad esempio pastifici, impianti di inscatolamento, macchinari e attrezzature per lavorare il cereale e il foraggio di cui vi è una notevole richiesta nel Paese). Il settore agroalimentare in Kazakistan presenta importanti e grandi potenzialità, tenuto anche conto delle prospettive fornite dal più ampio mercato dell’Unione Doganale con Russia, Bielorussia, Kyrgyzstan e si punta a concorrere sul mercato russo con la produzione ortofrutticola uzbeka.
Estremamente interessanti anche le opportunità nella zootecnia, volendo il Kazakhstan divenire esportatore di carne verso il mercato cinese. Molto richiesti sono i macchinari e le tecnologie per gli impianti zootecnici. Inoltre, priorità del Governo è aumentare l’efficienza energetica dei propri impianti produttivi dei diversi settori, in gran parte risalenti al periodo sovietico, secondo un programma di Green Economy lanciato dallo stesso governo all’interno del “Strategy Kazakhstan 2050“. Si punta inoltre, grazie anche ad Expo Astana, a sviluppare il settore delle rinnovabili, che attualmente genera solo l’1% della produzione nazionale. In un tale contesto vi sono ottime opportunità per prodotti e tecnologie produttive volte a ridurre il consumo d’energia e per lo sviluppo delle energie alternative. Ricordiamo che l’Italia vanta in Kazakhstan significativi interessi energetici e da tempo si attesta su posizioni di indiscussa primazia nel campo delle relazioni commerciali, essendo il secondo mercato globale di destinazione dell’export kazako, nonché il primo a livello europeo.
Suggellare accordi commerciali nei settori economia verde, energie rinnovabili, agribusiness, meccanica e industrie manifatturiere può divenire una priorità importantissima per le imprese italiane interessate all’internazionalizzazione e all’export. Un’importante occasione di rilancio della presenza italiana nella regione verrà poi assicurata dall’inaugurazione nel 2022 di un Istituto Italiano di Cultura ad Almaty, il primo nell’intera area dell’Asia centrale.