Le aziende non usufruiscono a sufficienza di servizi e fondi promossi a livello europeo: il dato emerge dalla ricerca “La Comunicazione aziendale in lingua straniera”, un’indagine condotta tra un campione di imprese pugliesi da parte del Prof. Salvatore Averna, che è stata presentata di recente in esclusiva sui canali di Imprese del Sud.
Illustrando i dati raccolti dalle aziende oggetto di indagine, il Prof. Averna ha fatto emergere un quadro preoccupante legato ai rapporti delle aziende con le istituzioni europee, le quali, come ben sa chi legge il portale Imprese del Sud, mettono sempre a disposizione numerosi fondi che si concretizzano in straordinarie opportunità di crescita. Opportunità che spesso, purtroppo, non vengono colte.
Secondo la ricerca del Prof. Averna, il 62,5% delle imprese intervistate non usufruisce di fondi europei, rispetto a un 37,5% che ha dichiarato di averne fatto ricorso in virtù di un’attenzione dedicata alle sinergie con le istituzioni europee. Tra le motivazioni principali raccolte da parte di chi non valorizza l’opportunità dei finanziamenti europei, emerge che molte aziende, e in particolare Pmi, trascurano o ignorano i fondi europei.
Secondo il Prof. Salvatore Averna, tuttavia, il problema non va ricondotto ai singoli imprenditori bensì alle istituzioni che non riescono a portare alle imprese le informazioni in modo corretto. I bisogni delle aziende, pertanto, sono quelli di acquisire formazione e di avere un affiancamento efficace da parte degli organismi di supporto.
E qui emerge anche un problema sul piano linguistico, che è il principale oggetto dell’indagine condotta sulla comunicazione aziendale. Perché la difficoltà di arrivare ad intercettare e a capire a fondo i bandi deriva proprio dal fatto che questi ultimi sono presentati in lingua inglese. E questo va in contrasto con la situazione di Pmi che spesso non hanno risorse professionali adeguate, in termini numerici e qualitativi, per approcciarsi con immediatezza e naturalezza a provvedimenti e documenti in lingua straniera. Inoltre, soltanto l’11% di aziende si rivolge a forme di supporto esterno per le traduzioni.
Quanto le stesse aziende possono fare di loro iniziativa, invece, nonostante le difficoltà di navigazione e orientamento nel mare di opportunità che arrivano dall’Europa, è rivolgersi a professionisti del settore, e a consulenti che siano capaci di operare con efficacia nel mondo dell’Europrogettazione sia per la ricerca dei bandi che per lo sviluppo dei progetti ad essi legati, anche grazie a competenze nelle lingue straniere.
Va ricordato, infine, che una consulenza esterna spesso non comporta un costo per l’impresa, in quanto può essere finanziata da incentivi oppure viene remunerata dai maggiori introiti che arrivano in seguito a una crescita del fatturato.
Di seguito è disponibile la presentazione completa promossa da Imprese del Sud.
Per avvalerti di un supporto efficiente e professionale nell’accesso ai fondi europei contatta il team di Euromed International Trade compilando il seguente form.