L’avvio del primo metro cubo di biometano, poi immesso nella rete Snam, è stato il simbolico taglio del nastro del nuovo impianto di digestione anaerobica dei rifiuti per la produzione di biometano attivo in Puglia.
L’impianto inaugurato di recente a Modugno sarà in grado di produrre 1,9 milioni di metri cubi all’anno, il che permetterà una riduzione di emissioni di CO2 in atmosfera di circa 3700 tonnellate all’anno.
Con il nuovo impianto, quindi, il trattamento aerobico per la produzione di compost viene integrato con la produzione di biometano, attraverso un processo anaerobico, che sarà immesso direttamente nella rete nazionale del gas Snam.
L’impianto, che tratta 100 mila tonnellate all’anno di rifiuti organici provenienti dalla provincia di Bari, produce attualmente circa 30 mila tonnellate annue di biofertilizzante.
Con l’entrata in funzione del biodigestore saranno ottenute ogni anno 20 mila tonnellate di compost e un milione 900 mila metri cubi di biometano raffinato al 99,5 per cento, con una riduzione di emissioni di anidride carbonica in atmosfera stimata in 3mila 700 tonnellate.
La produzione di biocarburante sarà sufficiente a rifornire fino a 600 auto al giorno oppure a soddisfare il fabbisogno annuale di 2 mila famiglie, per un risparmio di 1.800 tonnellate di petrolio equivalente l’anno.
“Questa è una bella giornata nella quale si sta trasformando una minaccia, cioè il rifiuto organico, non solo in una materia utile a restituire sostanza organica ai nostri campi ma anche utile alla produzione di energia. Perché, in questo momento in cui la bolletta va alle stelle, grazie all’intelligenza della Tersan Puglia e al sostegno della Regione Puglia, si sono realizzati impianti modernissimi che dal ciclo dei rifiuti traggono energia sotto forma di gas. E grazie al cambiamento delle regole recentemente approvato, per la prima volta verranno introdotti nella rete ordinaria”. Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.