La corte costituzionale, con la sentenza 104/2022, ha stabilito che il ricorso a una norma d’interpretazione autentica per spiegare una disposizione che si presta a più significati deve essere accompagnato dall’esonero dalla sanzione, almeno nel periodo che precede l’entrata in vigore della norma d’interpretazione. Nella sostanza, come riporta Italia Oggi, “il cittadino non può essere sanzionato se il legislatore scrive leggi poco chiare e precise”.
La decisione ha origine dalla legge del 1995, conosciuta come “riforma Dini”, che ha istituito la gestione separata dell’Inps, e in merito alla quale sono stati sollevati dubbi di legittimità costituzionale nella parte che coinvolge il mondo degli avvocati. Nel 2011, con la norma d’interpretazione autentica, viene stabilito in particolare l’obbligo di contribuzione alla gestione separata per gli avvocati non iscritti alla cassa forense per il mancato raggiungimento delle soglie di reddito o volume di affari. Mentre dal 2013, tutto viene capovolto: con la riforma della cassa forense, infatti, l’obbligo d’iscrizione all’albo comporta l’iscrizione anche alla cassa degli avvocati.
Sulla questione era intervenuto in un primo momento il Tribunale di Catania, secondo il quale “la norma d’interpretazione ha avuto, in realtà, una portata innovativa con effetto retroattivo, così ledendo il legittimo affidamento dei destinatari. I professionisti, infatti, facendo affidamento sull’interpretazione restrittiva di prima ora della giurisprudenza, avrebbero maturato la legittima convinzione di non doversi iscrivere alla gestione separata, orientando in conseguenza le scelte sull’esercizio dell’attività professionale e sulla decisione di iscriversi alla cassa di categoria. Introducendo retroattivamente questa norma innovativa, inoltre, il legislatore sarebbe indebitamente intervenuto nel contenzioso in atto tra Inps e professionisti alterando, in violazione del principio del giusto processo, la parità delle armi tra le parti“.
Secondo la corte, invece, “una norma può qualificarsi d’interpretazione autentica quando opera la selezione di uno dei plausibili significati di una precedente disposizione, quella interpretata, la quale sia suscettibile di più significati secondo gli ordinari criteri d’interpretazione della legge. Tuttavia, la funzione legislativa con norme d’interpretazione richiede di tenere conto dell’affidamento scusabile riposto dai destinatari delle norme nell’interpretazione diversa da quella poi fissata dal legislatore. Ciò può essere garantito escludendo l’applicazione della sanzione nel periodo d’incertezza“, ossia prima della norma d’interpretazione.