17.9 C
Rome
martedì, Novembre 19, 2024
spot_imgspot_img

Il settore ICT è protagonista della trasformazione digitale

A inizio aprile 2022 il totale delle Startup&PMII ICT ha raggiunto quota 8.169 (+22,6% circa rispetto al 2021).

-

- Advertisment -

Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’ICT e InfoCamere, la società delle Camere di Commercio italiane per l’innovazione digitale, hanno presentato nel corso dell’evento “Innovare per crescere: analisi demografica delle Startup e PMI Innovative nel settore ICT” il terzo report di monitoraggio dedicato ai trend demografici delle Startup e PMI innovative del settore ICT.

Nel fornire un riferimento continuativo di monitoraggio di questo settore, Anitec-Assinform e InfoCamere attraverso questa analisi vogliono contribuire alla conoscenza reale e aggiornata delle performance delle startup e PMI innovative ICT per formulare e calibrare nuove proposte di intervento.

Distribuzione Geografica: elevata concentrazione al Nord

I dati del rapporto sono aggiornati al 4 aprile 2022 e si riferiscono alle Startup e PMI innovative (S&PMII) che hanno registrato le loro attività con i codici ATECO relative al settore ICT, raggiungendo un totale di 8.169 aziende a inizio aprile 2022 (+22,6% rispetto a inizio marzo 2021) di cui 797 PMI e 7372 Startup.

La distribuzione geografica delle S&PMII non evidenzia grandi cambiamenti rispetto allo scorso anno: la Lombardia ha la maggiore concentrazione con il 29,7%, seguita da Lazio con il 13,8% e Campania con l’8,1%.  Stabile o in diminuzione le quote di Emilia-Romagna (7,1%) Veneto (6,8%) e Piemonte (5,5%). In aumento le quote di Puglia (4,7%) e Toscana (4,6%).

Una distribuzione simile a quella dell’intero settore ICT, anche se con una concentrazione ancora maggiore in Lombardia, che ospita oltre un quarto di tutte le startup innovative italiane (26,60%) ma ancora più S&PMII ICT con una quota del 29,7%. Inoltre, la Lombardia è la prima regione per densità di S&PMII ICT, con il 67,9% di tutte le società ICT costituite negli ultimi 5 anni (ovvero due su tre) costituita da una S&PMII ICT. Seguono Valle d’Aosta (64%) e Basilicata (62,6%), Trentino-Alto Adige (60,1%) e Friuli-Venezia Giulia (59,1%). Molto meno diffusa la presenza di S&PMII tra le nuove aziende ICT in Umbria e Veneto (44,5%) e Sicilia 23,3%. Rimane preoccupante la carenza di S&PMII ICT al sud.

La crescita demografica continua sostenuta dall’accelerazione nei processi di digitalizzazione dell’economia malgrado la crisi sanitaria e la sospensione delle registrazioni telematiche.

A conferma della forte spinta all’innovazione a livello generale nel nostro Paese, il numero di startup e PMI innovative in tutti i settori e nel settore ICT in particolare ha continuato a crescere, anche se il ritmo di crescita ha avuto un rallentamento nella seconda metà dell’anno in concomitanza all’acuirsi della crisi sanitaria e dalla sospensione delle registrazioni telematiche.

Nel corso del 2021 le nuove registrazioni di startup e PMI innovative ICT sono state 2579 (+28,6% rispetto alle 2006 nel 2020), ovvero 2321 nuove startup innovative e 258 nuove PMI innovative. Questo tasso di crescita è superiore di più di 10 punti alla dinamica complessiva delle nuove registrazioni in tutti i settori, raddoppiando la differenza positiva di quasi 5 punti percentuali nel 2020.

Continuano a prevalere le microimprese, pochi i giovani e meno imprese femminili

Come tutte le startup innovative, anche le S&PMII nel settore ICT sono soprattutto microimprese: più di due su tre hanno fino a 4 addetti, 8 su 10 hanno un capitale proprio inferiore a 50.000 euro e 1 su 2 ha valore della produzione inferiore a 100 mila euro. Quasi una su 5 (o il 19,4%) sono imprese fondate da under-35, mentre risultano ancora più sottorappresentate le imprese femminili con una quota del 10,7%. 

Blockchain e Cybersicurezza accelerano la creazione di Startup&PMII ICT

Le componenti più innovative dell’intero mercato digitale, o Digital Enabler, hanno confermato il loro ruolo trainante dell’intero mercato anche nel 2021 e continueranno a crescere a un tasso annuo medio del 22% nel triennio 2022-2024 (cfr. “Il Digitale in Italia 2021”).

Dall’analisi dei filoni di attività indicati dalle imprese sulle vetrine della piattaforma #ItalyFrontiers, i Digital Enabler sui quali si concentrano le S&PMII ICT a inizio aprile 2022 sono stati principalmente sulle soluzioni digitali con 764 imprese e intelligenza artificiale e machine learning con 757 imprese, seguite dalle imprese che realizzano soluzioni di IoT con 721 imprese e Mobile app con 569 imprese.

Rispetto alla crescita complessiva del 23% delle registrazioni ICT, i filoni con aumenti più sostenuti sono blockchain (+52,0%), cybersecurity e cripto (+35,1%), soluzioni digitali (+34,3%), Artificial Intelligence e Machine Learning (+26,4%), e-commerce (+29,1%), mobile app (+24,5%) .  Leggermente inferiori alla media complessiva, ma sempre con tassi a doppia cifra, le dinamiche delle registrazioni delle imprese attive in ambito automation (+20,8%), cloud (+20,4%), big data e data science (+16,9%) e social science (+14,5%). 

Rilevante la quota Startup&PMII non-ICT con filoni di attività nel digitale.

Un numero rilevante di S&PMII registrate con codici ATECO diversi da quelli che formano il settore ICT indica nelle loro profilazioni filoni di attività in ambito ICT e digitale. Il criterio della “prevalenza” consente loro di indicare presenza di prodotti e servizi dall’alto valore tecnologico pur essendo il loro core business in settori non ICT. Così 517 S&PMII non ICT indicano di essere attive nell’ IoT, 446 in Industria 4.0 e 230 in IA e machine learning a conferma delle maggiori opportunità di mercato aperte in questo ambito anche grazie agli incentivi Industria 4.0 e al credito di imposta sui beni strumentali 4.0.

Attività brevettuale e personale altamente qualificato poco diffusi tra le Startup&PMII ICT

Resta critica la bassa presenza di attività brevettuale malgrado i progressi negli ultimi anni nella regolamentazione e nell’erogazione di maggiori incentivi.

Sono 1328 le S&PMII ICT registrate a inizio aprile 2022 che sono depositarie o licenziatarie di privativa industriale o titolari di software registrato per una crescita del 21,6% rispetto alle 1320 di inizio marzo 2021. Rappresentano una quota del 16,3% del totale S&PMII ICT, ovvero la stessa quota dello scorso anno.

In 2.046 casi (25,0% delle S&PMII ICT registrate) si rileva la presenza di un team composto da personale altamente qualificato, in calo rispetto al passato dove a inizio marzo 2021 era il 26,6%.

L’attività brevettuale si concentra ulteriormente nel nord-ovest con una quota del 36,75% delle imprese (35,85% a marzo 2021), a spese principalmente del nord-est la cui quota scende al 22,44% (era 24,06% un anno fa). Anche se in miglioramento resta ancora troppo poco diffusa l’attività brevettuale tra le aziende del centro e del sud & isole.

L’assenza di personale altamente qualificato resta più critica tra startup e PMI innovative ict del nord-est e del sud e isole

Le 2046 S&PMII ICT con una quota significativa di personale altamente qualificato (dottorato o laurea magistrale) sono 1 volta e mezza di più delle S&PMII ICT con brevetti, ma si riconferma quasi speculare a quest’ultima per distribuzione geografica e per classi dimensionali.

In termini di distribuzione territoriale, aumenta la concentrazione nel nord-ovest fino al 37,24% contro una media nazionale del 25%. Anche al Centro la quota di S&PMII ICT con personale altamente qualificato aumenta da 20% a 20,97%. Invece questa quota diminuisce da 18,5% a 17,99% nel nord est e da 25,36% a 23,8% nel Sud e Isole. L’aumento di presenza a nord-ovest e al centro suggerisce che negli altri territori, oltre a essere relativamente meno diffuso il ricorso a finanziamenti e incentivi per la creazione di startup e per incoraggiare l’imprenditorialità dei ricercatori, sono anche meno diffuse le iniziative di collaborazione con le università e più elevata è la carenza di competenze STEM e ICT.

Più diffuse le startup e PMI innovative ict con rilevante spesa R&S

Sono 6.063 ovvero il 74% del loro totale, le S&PMII ICT con un livello significativo di intensità di spesa R&S. Sono 4 volte e mezzo di più delle S&PMII ICT con brevetti e quasi 3 volte di più delle S&PMII ICT con una quota rilevante di forza lavoro con titoli.  La diffusione elevata è anche dovuta alla definizione di spesa R&S intesa in un’accezione più estesa rispetto al R&S in senso stretto.

Anche qui quasi speculare la distribuzione territoriale: si rileva una maggiore presenza al centro e al sud&isole rispetto al nord-est, ma la concentrazione maggiore resta nel nord-ovest. Cambiano le dinamiche evidenziate dal confronto temporale, con una sostanziale stabilità della concentrazione a nord-ovest (da 37,18% a 37,04%), un calo della quota di S&PMII ICT con R&S a nord est da 17,71% a 16,69% e invece un aumento da 22,18 a 22,96% al centro e da 22,92% a 23,31% nel sud e isole. Resta invece sostanzialmente stabile la presenza per fascia dimensionale.

Scopri l'offertaMedia partner

Iscriviti alla nostra newsletter

Ultime news

Ceta mutuo riconoscimento professione architetto

CETA. Mutuo riconoscimento tra l’Europa ed il Canada, della professione di architetto

0
L'accordo CETA per il riconoscimento della qualifica professionale di architetto, facilita la mobilità per gli architetti e promuove la crescita economica tra Canada e Unione Europea.
Europa Creativa bando media 2024 - Imprese del Sud

Europa Creativa: strumenti e modelli di business innovativi.

0
Il bando Europa Creativa che finanzia lo sviluppo e diffusione di strumenti e modelli di business innovativi per migliorare la visibilità, la disponibilità, l’audience e la diversità delle opere europee nell'era digitale.

Sviluppo di videogiochi e contenuti immersivi

0
Sovvenzioni a progetti per lo sviluppo di videogiochi e esperienze immersive interattive destinati alla produzione e allo sfruttamento commerciale.
La ratifica del CETA 2024 - Imprese del Sud

La ratifica del CETA: un passaggio chiave per i rapporti economici tra Canada ed...

0
L'importanza della ratifica del CETA e il suo impatto sul commercio tra Europa e Canada. Analizziamo le sfide politiche e i vantaggi economici che la ratifica potrebbe portare.
Empowering SMEs 2024

EIT Manufacturing: lanciato il nuovo bando Empowering SMEs 2024

0
Il bando Empowering SMEs 2024 si rivolge a PMI e startup e scade il 18 novembre 2024.
spot_img

Economia

CETA. Mutuo riconoscimento tra l’Europa ed il Canada, della professione di architetto

L'accordo CETA per il riconoscimento della qualifica professionale di architetto, facilita la mobilità per gli architetti e promuove la crescita economica tra Canada e Unione Europea.

Europa Creativa: strumenti e modelli di business innovativi.

Il bando Europa Creativa che finanzia lo sviluppo e diffusione di strumenti e modelli di business innovativi per migliorare la visibilità, la disponibilità, l’audience e la diversità delle opere europee nell'era digitale.

Sviluppo di videogiochi e contenuti immersivi

Sovvenzioni a progetti per lo sviluppo di videogiochi e esperienze immersive interattive destinati alla produzione e allo sfruttamento commerciale.

La ratifica del CETA: un passaggio chiave per i rapporti economici tra Canada ed Europa

L'importanza della ratifica del CETA e il suo impatto sul commercio tra Europa e Canada. Analizziamo le sfide politiche e i vantaggi economici che la ratifica potrebbe portare.
- Advertisement -spot_img
×