In un contesto del lavoro che cambia in modo veloce e dinamico, qual è il valore dei titoli di studio e delle competenze acquisite? Quanto è importante avere un diploma? E una laurea oppure un bachelor degree? Il mercato oggi preferisce maggiormente le competenze acquisite con esperienza sul campo e di lavoro rispetto all’istruzione, oppure avere un titolo è ancora considerato importante?
A queste domande si può rispondere analizzando gli annunci di lavoro presenti in Italia e mettendo a confronto i dati relativi alle posizioni disponibili sui sito annunci lavoro 360.
Il risultato? Ne emerge che avere la maturità è fondamentale per poter rispondere alla grande maggioranza degli annunci disponibili.
Il diploma di maturità è il titolo più richiesto
I dati non mentono: ottenere il diploma di istruzione di secondo grado, oltre a essere una traguardo intermedio importante per la crescita personale, è anche determinante per qualificarsi nel mondo del lavoro ed è necessario per potersi candidare alla maggior parte degli annunci di lavoro per posizioni aperte.
Secondo le analisi, il diploma di maturità è infatti il titolo di studio più richiesto in assoluto, con la maggioranza di annunci in cui viene richiesto.
Quanto è richiesta la laurea
Per posizioni più specializzate o qualificate, risulta fondamentale anche la laurea.
Anche la ricerca di figure professionali che richiedono l’effettuazione di percorsi formativi post laurea, come master e dottorati, risultano essere in flessione. Gli annunci con richiesta di master e quelli rivolti a chi ha conseguito un dottorato in genere sono diminuiti.
Poche le posizioni aperte per le figure più specializzate e altamente formate, quindi, anche se di solito chi si è formato con percorsi di ricerca e di approfondimento nell’ambito di dottorati e master ha comunque ottime prospettive occupazionali in quanto ha potuto sviluppare competenze che possono essere apprezzate dai datori di lavoro. I numeri sono fisiologicamente inferiori a quelli relativi a titoli di studio più bassi.
Sempre più spesso, inoltre, per rispondere alla necessità di professionisti con competenze specifiche, le aziende portano avanti una formazione interna dedicata ai propri lavoratori, senza quindi richiedere titoli di studio ad hoc.
Classifica delle lauree che portano all’occupazione
Partiamo dall’analisi di alcuni importanti dati pubblicati da Unitelematiche.it, il portavoce di tutte le Università Telematiche italiane riconosciute dal MIUR, che mostrano il rapporto tra formazione universitaria e offerte di lavoro al termine del percorso di studi.
Nella pubblicazione dal titolo “Lauree più Richieste e Lauree più Pagate in Italia: il punto della situazione” sono evidenziate le percentuali di occupazione al termine dei corsi di laurea:
- Ingegneria – 93,9%
- Medico / professioni sanitarie – 91,0%
- Architettura – 90,1%
- Economico-statistico – 89,7%
- Chimico-farmaceutico – 89,5%
- Scientifico – 88,2%
- Agraria e Veterinaria – 85,6%
- Linguistico – 85,2%
- Scienze Motorie – 83,5%
L’importanza dell’inglese nel mondo del lavoro
Imparare o padroneggiare la lingua straniera è il primo passo per non farsi trovare impreparati e per non lasciarsi sfuggire nessuna occasione in Italia e all’estero.
In un mondo sempre più globalizzato, la conoscenza della lingua inglese non è solo un plus, ma un vero e proprio passepartout in grado di poter fare accedere a moltissime opportunità sia nel mondo del lavoro che in quello dell’istruzione.
In Italia il mondo del lavoro sta diventando sempre più internazionale e oggi capita sempre più di spesso di avere clienti o fornitori provenienti dall’estero e con i quali è necessario comunicare in inglese; per questo motivo moltissime realtà imprenditoriali inseriscono tra i requisiti necessari per i nuovi candidati una buona conoscenza della lingua straniera.