A seguito degli ultimi scandali relativi al rilascio di diplomi facili, l’istruzione in Italia è soggetta a una serie di riforme e modifiche significative, progettate per affrontare le distorsioni nel sistema scolastico pubblico e migliorare la qualità dell’educazione per gli studenti di tutte le età. Il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato una serie di misure volte a rafforzare l’efficienza e l’equità del sistema educativo nazionale.
I cambiamenti più significativi per il rilascio dei diplomi
Uno dei principali cambiamenti, per il rilascio dei diplomi, riguarderà il limite agli anni accademici che uno studente potrà superare in un solo anno scolastico. Secondo l’articolo 20 della bozza di disegno di legge, gli studenti potranno sostenere esami di idoneità per non più di due anni di corso successivi a quello per il quale sono stati ammessi. Questa misura mira a ridurre il fenomeno dilagante di studenti che accumulano fino a quattro anni in uno e diplomandosi in scuole distanti dalla propria residenza.
Inoltre, le scuole paritarie, per il rilascio dei diplomi, saranno soggette a una serie di nuove regolamentazioni, tra cui l’obbligo di adottare un registro elettronico per registrare le presenze degli studenti dall’inizio della giornata. Questo impedirà che gli studenti siano dichiarati presenti solo alla fine dell’orario di scuola, quando il rischio di controlli è minore.
Un’altra importante disposizione riguarderà l’attivazione delle classi terminali collaterali nelle scuole paritarie. Questa attivazione sarà subordinata all’autorizzazione da parte delle autorità competenti e sarà concessa solo in determinate circostanze. Inoltre, nel caso in cui l’autorizzazione venga negata, la classe non otterrà il riconoscimento della parità scolastica.
Insegnati di sostegno ed assunzioni, cambiano le regole per quelli stranieri
Le modifiche riguarderanno anche il sostegno agli studenti con disabilità. Mentre continuano i concorsi per reclutare nuovi insegnanti di sostegno, i docenti precari potranno essere confermati sulla stessa sede su richiesta della famiglia dello studente e con il consenso del preside. Questo assicurerà continuità nell’assistenza agli studenti con esigenze speciali.
Infine, una modifica significativa riguarderà l’ammissione di docenti stranieri ai concorsi per il personale docente. Secondo la bozza di legge, gli aspiranti insegnanti con titoli di studio esteri potranno partecipare alle selezioni, soggetti a verifica della validità del titolo. Questa attività avvicinerà le procedure di selezione nel settore dell’istruzione a quelle del resto della pubblica amministrazione.
Non vi è dubbio che le riforme nell’istruzione italiana, in particolare quelle per il rilascio di diplomi nelle scuole paritarie, hanno lo scopo di migliorare l’efficienza, l’equità e la qualità del sistema educativo nazionale. Queste misure, si spera, possano rappresentare un passo avanti verso un ambiente scolastico più equo e inclusivo per tutti gli studenti, garantendo loro migliori opportunità di apprendimento e sviluppo.