Quello del Porto di Tangeri resta una priorità del governo del Regno del Marocco che porrà il Mediterraneo al centro degli interessi commerciali ed economici per innumerevoli paesi.
Durante l’ultima Festa del Trono del Regno, svoltasi a Roma, in presenza del nuovo Ambasciatore Youssef Balla che ha accolto gli ospiti italiani e i rappresentanti della comunità internazionale, l’attenzione è stata dedicata al Porto di Tangeri. Uno dei terminal container più nuovi ed efficienti dell’intero Mediterraneo, punto nevralgico e strategico tra Africa, Europa, Asia, Nord e Sud America. È circondato da una zona franca di attività industriali e logistiche.
Il Porto di “Tangeri Med” è tra le opere del Mediterraneo più importanti, un collante tra Europa e Nord Africa.
Tangeri Med rappresenta la porta principale del continente, sorpassando Port Said in Egitto e Durban in Sudafrica e può accogliere nove milioni di container, triplicando i tre milioni attualmente gestiti.
L’investimento totale, avviato dodici anni fa, ammonta a oltre 8 miliardi di euro, di cui 4,87 miliardi di privati. La maestosa struttura offre la base a 912 aziende nei settori industriale, logistico e dei servizi creando migliaia di posti di lavoro.
Tangeri Med è riuscito a collegare il Marocco a 77 Paesi e 186 porti, contribuendo così ad affermare il Regno sulla scena marittima internazionale e a portarlo dall’83esimo al 17esimo posto nella classifica della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (Unctad).
Tra gli operatori che hanno scelto il porto di Tangeri come base, oltre a Renault e Nissan, vi sono anche altre grandi aziende come Bosch, Adidas e Decathlon e i big della logistica, guidati da Dhl.
Dal progetto Tangeri Med sono derivati 75mila nuovi posti di lavoro e un indotto di attività di servizio alla logistica (conservazione, magazzino, trattamento e conservazioni in condizioni speciali ) che ne ampliano sia il valore sociale sia quello economico e di servizio. L’importanza dell’opera è conseguenza della sua collocazione geografica. La sua collocazione è strategica: vicinissima allo stretto di Gibilterra, a 40 km dall’Europa e all’incrocio delle principali autostrade del mare lungo le due direttrici Nord-Sud ed Est-Ovest.
In questo senso la sua posizione ne fa un hub di trasbordo naturale all’interno del flusso globale della logistica e dello scambio commerciale.