La regione Abruzzo contribuisce al finanziamento delle nuove imprese femminili attraverso il bando “La crescita è donna 2”, approvato con la Determinazione dirigenziale 27 novembre 2012 n. DL 22/136 (in BUR Speciale 5 dicembre 2012 n. 88).
Il bando si articola in 3 Linee di intervento, ciascuna finanziata per un importo di un milione di euro, tuttavia è la prima (denominata “Più imprenditrici”) che interessa per il caso in esame.
La linea di intervento, infatti, prevede incentivi per la creazione di nuove imprese da parte di donne di età superiore ai 18 anni e aventi residenza anagrafica in Abruzzo da almeno 6 mesi.
Possono essere ammesse anche imprese costituite alla data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale regionale (5 dicembre 2012) ma non operative ovvero che all’atto della presentazione dell’istanza di ammissione all’incentivo non abbiano effettuato ricavi, né realizzato investimenti.
Possono presentare istanza di ammissione all’incentivo anche le donne che intendano rilevare un’attività economica esistente, purché costituisca una nuova impresa. In tal caso le spese per gli investimenti (ad eccezione degli interventi edili) sono ammissibili solo se riferite a beni nuovi ed esclusivamente dedicati alla realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale.
Le imprese devono avere sede legale in Abruzzo e possono essere strutturate in forma individuale,societaria e cooperativistica.
Nel caso di società e cooperative, la richiedente deve assumere il ruolo di legale rappresentante e la compagine societaria deve essere composta per i 2/3 da donne che abbiano sottoscritto almeno i 2/3 del capitale sociale e siano rappresentante nella medesima misura negli organi di amministrazione.
Non sono ammesse ai benefici:
- le imprese nella cui compagine facciano parte soggetti che siano gravati da posizioni debitorie nei confronti dell’amministrazione regionale o di altre pubbliche amministrazioni nazionali o comunitarie, relative a contributi pubblici volti alla creazione di impresa;
- le imprese nella cui compagine facciano parte persone fisiche che abbiano fruito nei 2 anni precedenti l’istanza, di agevolazioni pubbliche finalizzate all’avvio, alla costituzione o all’ulteriore implementazione di attività imprenditoriali;
- le imprese nella cui compagine facciano parte soggetti che rivestono ovvero abbiano rivestito nei 2 anni precedenti la qualità di socio in società che abbiano fruito di agevolazioni pubbliche finalizzate all’avvio, alla costituzione o all’ulteriore implementazione di attività imprenditoriali;
- gli studi associati nel caso in cui siano costituiti in forma diversa da quella societaria;
- le imprese della cui compagine facciano parte persone giuridiche.
Il contributo regionale – di importo non superiore a 25.000 euro – viene erogato a titolo di contributo a fondo perduto a copertura delle seguenti tipologie di spese:
1) spese di avvio dell’attività:
- spese di costituzione della società, per il quale è previsto un contributo nel limite massimo di 1.500 euro;
- spese sostenute per la redazione del piano di fattibilità dell’impresa, per il quale è previsto un contributo nel limite massimo di 500 euro;
2) costi relativi agli investimenti:
- allacciamenti ed impianti, macchinari e attrezzature, dispositivi di sicurezza, nuovi ed esclusivamente dedicati alla realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale;
- licenze, brevetti, software (allorché per i medesimi non esistano software analoghi open source) di cui sia dimostrata la funzionalità per la realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale in termini di efficienza produttiva e/o di ottimizzazione dell’organizzazione;
- interventi edili attinenti esclusivamente la ristrutturazione ovvero l’adeguamento dei locali destinati allo svolgimento dell’attività imprenditoriale ad eccezione delle spese di progettazione e direzione dei lavori, nel limite massimo di 4.000 euro;
3) spese di gestione relative al 1° anno di attività;
- materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo;
- utenze e canoni di locazione per immobili, e relativa manutenzione ordinaria e straordinaria;
- oneri finanziari;
- costo del personale impiegato e delle prestazioni di servizi;
- polizza fidejussoria richiesta per l’erogazione dell’acconto del contributo concesso.
Ai fini dell’ammissibilità, ad eccezione di quelle inerenti l’avvio delle attività, tutte le spese devono essere sostenute successivamente alla presentazione dell’istanza di ammissione all’incentivo.
La domanda deve essere trasmessa entro il 20 febbraio 2013, esclusivamente a mezzo raccomandata con prova di consegna (ovvero posta o pacco celere), alla Regione Abruzzo – Direzione Politiche Attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche Sociali – Via Rieti, 45 – Pescara.
A cura di Bruno Pagamici
da Esperto Ipsoa
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