Tra le principali novità del provvedimento, emerge la possibilità di effettuare anche con un semplice messaggio istantaneo il preavviso di segnalazione di inserimento tra i cattivi pagatori nelle liste del SIC ovvero il sistema informativo di gestione delle centrali rischi private.
Negli elenchi di queste centrali vengono inserite informazioni negative sui cattivi pagatori, che entreranno in circolazione al fine di prevenire le frodi e per la corretta valutazione del merito creditizio. Prima dell’inserimento serve tuttavia un avvertimento tracciabile nei confronti del diretto interessato, e per questo – prevede il Garante – è sufficiente anche un semplice messaggio istantaneo in qualsiasi forma: via sms, tramite un’apposita app, via mail o con una telefonata registrata. Altrimenti si può fare ricorso agli strumenti più tradizionali, come la raccomandata.
D’altro canto gli archivi dei sistemi di informazioni creditizie conserveranno più a lungo (60 mesi) le note positive, che attestano l’affidabilità di una persona, specie se sul suo conto sono inserite anche informazioni negative.
Restano quindi invariati nella sostanza i termini massimi di conservazione delle informazioni su ritardi e mancati pagamenti.
I pagamenti regolarizzati in ritardo possono essere conservati in un Sic fino a 12 mesi dalla regolarizzazione (ritardi non superiori a due rate o mesi) o 24 mesi per ritardi superiori a due rate o mesi.
I mancati pagamenti non regolarizzati, infine, possono essere conservati nel Sic non oltre 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale del rapporto oppure dal loro ultimo aggiornamento, e comunque, entro 60 mesi dalla data di scadenza del rapporto.
Le nuove regole per l’analisi del rischio creditizio riguardano prestiti e mutui, leasing, noleggio a lungo termine e piattaforme Fintech. Per garantire l’osservanza il Garante ha istituito un apposito organismo di vigilanza.
Questo il documento completo del Codice di condotta.