È stato siglato a Napoli, il protocollo d’intesa tra università del bacino del mediterraneo con l’obiettivo di favorire l’innovazione e la cooperazione nel settore moda. L’iniziativa è stata lanciata nel contesto dell’evento “Meet italian brands 2025”, progetto realizzato con il supporto della Regione Campania, ITA-ICE – agenzia per l’internazionalizzazione, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Confindustria Campania e Unione Industriali Napoli, CIS-Interporto Campano – Nola Business Park, Mostra d’Oltremare Spa, Università della Campania Luigi Vanvitelli, con l’adesione di Confindustria Moda, Assocalzaturifici, Museo della Moda Regionale nonchè il coinvolgimento di alcune ambasciate di paesi dell’area mediterranea.
Un accordo multilaterale per la moda sostenibile e innovativa
Il protocollo si pone l’obiettivo di rafforzare la collaborazione accademica e scientifica tra le università partecipanti per promuovere una filiera della moda più sostenibile, competitiva e digitalizzata. I firmatari si sono impegnati a condividere competenze, sviluppare programmi formativi congiunti, realizzare progetti di ricerca transnazionali e favorire il trasferimento tecnologico verso le imprese del settore.
Il protocollo intende rappresentare un passo strategico verso la costruzione di una piattaforma euro-mediterranea per la formazione e la ricerca nel campo della moda, coinvolgendo istituzioni accademiche provenienti da nord africa, medio oriente ed europa meridionale.
Napoli come snodo mediterraneo della moda
La firma dell’accordo è avvenuta a Napoli, città simbolo della tradizione sartoriale e dell’artigianato di qualità, sede di un comparto moda in continua espansione. Secondo i dati presentati durante l’evento, la Campania è tra le principali regioni italiane del settore: circa 27.000 imprese attive, 20 miliardi di euro di fatturato e 110.000 addetti. Il tessuto produttivo campano è formato da una rete di piccole e medie imprese che rappresentano un valore aggiunto in termini di creatività e flessibilità.
Napoli, con il suo sistema universitario e produttivo, si propone quindi come centro propulsore di questo progetto transnazionale, favorendo il dialogo tra mondi accademici e industriali, e contribuendo a consolidare una rete strutturata per lo sviluppo della moda mediterranea.
Gli obiettivi del protocollo
Il protocollo prevede una serie di azioni coordinate, tra cui:
- la promozione di corsi di laurea e master condivisi tra le università firmatarie;
- la creazione di laboratori congiunti per la sperimentazione su materiali sostenibili e processi produttivi innovativi;
- lo scambio di studenti, ricercatori e docenti nell’ambito di progetti comuni;
- l’organizzazione di seminari, workshop e summer school dedicati alla moda sostenibile;
- la cooperazione con aziende, associazioni di categoria e istituzioni pubbliche per favorire l’occupabilità giovanile;
- la valorizzazione delle competenze artigianali locali, integrandole con tecnologie digitali;
- l’adozione di approcci multidisciplinari per la formazione dei futuri professionisti della moda.
L’intento principale è quello di formare nuove generazioni di designer, tecnici e manager capaci di affrontare le sfide del settore, con particolare attenzione all’ecocompatibilità, alla digitalizzazione e all’internazionalizzazione dei mercati.
Un’iniziativa inserita nel quadro del Piano Mattei
Il protocollo si inserisce nell’ambito delle politiche di cooperazione promosse dal governo italiano verso i paesi del mediterraneo, in particolare all’interno del Piano Mattei per lo sviluppo condiviso. L’accordo riflette l’impegno dell’Italia nel promuovere partenariati sostenibili nel campo della formazione superiore e dell’industria culturale e creativa, considerata una leva strategica per la crescita economica e l’inclusione sociale.
L’evento “Meet italian brands 2025” ha rappresentato anche un momento di confronto istituzionale, con la presenza di rappresentanti di governo, ambasciatori, imprenditori e accademici, che hanno ribadito l’importanza di investire nella cooperazione euro-mediterranea per rilanciare il made in italy e rafforzare i legami culturali ed economici tra le due sponde.
Non vi è dubbio che il protocollo firmato a Napoli costituisce una base concreta per il consolidamento di un ecosistema dell’innovazione nel settore moda, con al centro la cooperazione tra università del mediterraneo. L’accordo risponde alla necessità di coniugare competitività industriale, sostenibilità ambientale e valorizzazione delle competenze, contribuendo alla definizione di un nuovo modello di sviluppo per l’industria del fashion nell’area euro-mediterranea.
L’impegno delle università e delle istituzioni coinvolte dimostra che la formazione e la ricerca possono essere strumenti decisivi per trasformare la moda in un settore sempre più responsabile, digitale e inclusivo.