È stato pubblicato il testo definitivamente approvato del Bando tipo 1/2017.
Trattasi dello schema di disciplinare di gara per l’affidamento di servizi e forniture nei settori ordinari, di importo pari o superiore alla soglia comunitaria, che saranno aggiudicati con l’fferta economicamente più vantaggiosa secondo il miglior rapporto qualità/prezzo. Lo schema è reperibile consultando la delibera ANAC 22 novembre 2017, n. 1228.
Di seguito in sintesi alcune delle principali indicazioni contenute nello schema approvato definitivamente dall’ANAC: tutti i dettagli sulle cause di esclusione, con l’elenco delle carenze che possono essere sanate in corsa. Chiarimenti in materia di subappalto, a partire dalle indicazioni sulla terna, e su molti altri punti controversi: la suddivisione in lotti, il rating di legalità e il rating di impresa, l’avvalimento, i criteri delle offerte. In estrema sintesi il bando tipo n. 1/2017 si concentra sui servizi e le forniture sopra la soglia comunitaria di 209mila euro: un testo di rilevanza strategica, che impatta su un mercato potenziale da 86mila bandi per oltre 90 miliardi di euro.
La relazione illustrativa dell’ANAC definisce gli obiettivi: “Fornire alle stazioni appaltanti uno strumento a garanzia di efficienza, standard di qualità dell’azione amministrativa e omogeneità dei procedimenti”. In sostanza, in tutte le situazioni dubbie l’Autorità Anticorruzione, analizzando i diversi orientamenti interpretativi, dice esplicitamente alle stazioni appaltanti come devono comportarsi. E fornisce così uno strumento applicativo che viaggia in parallelo rispetto alle linee guida attuative del codice degli appalti.
“Il presente lavoro, alla luce del nuovo codice – si legge in sede di premessa alla Nota illustrativa – adotta il Bando tipo generale servizi e forniture nei settori ordinari sopra soglia comunitaria con il criterio dell’offerta più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità prezzo, così perseguendo l’obiettivo di fornire alle stazioni appaltanti uno strumento a garanzia di efficienza, standard di qualità dell’azione amministrativa e omogeneità dei procedimenti (art. 213).
Si tratta, invero, dello schema di Disciplinare di gara, che presenta aspetti di complessità maggiore rispetto al mero Bando di gara e, dunque, esigenze di orientamento e standardizzazione più avvertite dalle stazioni appaltanti. Il lavoro di redazione dello schema di Disciplinare avviene, infatti, all’esito della considerazione degli orientamenti più consolidati e aggiornati dell’opera interpretativa dell’ANAC e del Consiglio di Stato, nonché dello scambio di informazioni e delle migliori pratiche constatate presso le amministrazioni aggiudicatrici”.