La Commissione di Bruxelles mette nero su bianco le condizioni di partecipazione alle procedure di gara pubbliche da parte di imprese extra Ue con la comunicazione 2019/C 271/02 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 13 agosto 2019 recante “Linee guida sulla partecipazione di offerenti e beni di paesi terzi al mercato degli appalti della Ue”.
L’obiettivo è tutelare il mercato interno dal rischio di comportamenti sleali posti in essere da altri concorrenti.
Attualmente, secondo accordi internazionali, possono prendere parte ad appalti europei godendo di condizioni di reciprocità le imprese di Armenia, Australia, Canada, Corea del Sud, Giappone, Hong Kong, Islanda, Israele, Liechtenstein, Moldova, Montenegro, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Singapore, Svizzera, Ucraina, USA e Taipei cinese.
Questo il documento ufficiale pubblicato dalla Commissione UE.