Addio alla responsabilità fiscale con il Dgls di prossima approvazione da parte del CdM: tutte le misure previste.
In via di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri il Decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali, tra le modifiche suggerite dalle Commissioni finanze di Camera e Senato trova spazio anche l’abolizione della responsabilità fiscale negli appalti.
Responsabilità solidale
Il Dgls sulle semplificazioni fiscali prevede infatti l’abrogazione della responsabilità solidale negli appalti o meglio dei commi da 28 a 28-ter dell’articolo 35 del Dl n. 223/06 il quale prevedeva che in caso di appalto di opere o di servizi l’appaltatore rispondesse in solito con il subappaltatore delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente dovute dal subappaltatore all’Erario in merito alle prestazioni effettuate nell’ambito del rapporto di subappalto, nei limiti dell’ammontare del corrispettivo dovuto. Da precisare che la norma cancella la responsabilità fiscale negli appalti, ma non la responsabilità come sostituto d’imposta del committente in caso di emersione di lavoro nero, prevista dalla legge 276/2003.
Liquidazione
Per le società in liquidazione non viene previsto alcun obbligo di dichiarazione nuovo, ma dopo la cancellazione dal Registro delle Imprese l’azienda diventerà una sorvegliata speciale del Fisco per cinque anni. In questo lasso di tempo l’Amministrazione finanziaria sarà legittimata ad effettuare controlli fiscali per accertare, riscuotere e liquidare tributi e contributi con relativi sanzioni e interessi. Dunque l’estinzione vera e propria dell’azienda avrà realmente effetto a cinque anni di distanza dalla sua cancellazione dal Registro delle Imprese. In più viene introdotta una responsabilità personale dei liquidatori che, se non liquidano le imposte dovute, dovranno rispondere in proprio del pagamento delle imposte stesse.
Black list
Viene poi innalzata a 10 mila euro annuali, contro i 500 attuali, la soglia per le comunicazioni black list.
Perdita sistemica
Le aziende verranno considerate in perdita sistemica se la sua crisi perdura per cinque anni e non più tre anni come avveniva fino ad oggi. In sostanza a partire dal periodo d’imposta 2014 verrà considerata società di comodo quella in perdita fiscale da cinque periodi d’imposta, anziché tre.
Debiti PA
Previsto infine l’obbligo di indicare in dichiarazione i crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione.
fonte: www.pmi.it