ASCAME, l’Associazione delle Camere di Commercio e dell’Industria del Mediterraneo, chiede alle istituzioni mediterranee, europee e mondiali di creare un sistema integrato di protocolli di viaggio per contribuire ad accelerare la ripresa del turismo nei Paesi del Mediterraneo e recuperare i milioni di posti di lavoro che sono stati persi durante la pandemia.
La domanda di turismo può tornare ai livelli pre-COVID-19 prima della fine del 2021 e portare il tanto necessario sollievo al settore soltanto se le restrizioni alle frontiere e i protocolli sanitari verranno allentati, e la distribuzione del vaccino sarà ulteriormente incrementata a livello globale.
Nella prospettiva concreta di un possibile ritorno degli affari a pieno regime, l’associazione sostiene che c’è ancora molto da fare per rendere i viaggi durante la pandemia più facili per i turisti, ad esempio semplificando i test PCR, rendendo i risultati dei test disponibili rapidamente e disponendo di una serie chiara di protocolli di viaggio nelle varie destinazioni.
Per questo motivo, ASCAME invita le istituzioni mediterranee, europee e mondiali a raggiungere un accordo sui protocolli di viaggio che promuovano la creazione di posti di lavoro e la ripresa dei settori economici chiave del Mediterraneo. Se, al contrario, le diverse regioni e istituzioni internazionali avvieranno i propri protocolli e le proprie condizioni di permanenza sui territori, senza un piano omogeneo, la ripresa del settore turistico continuerà a percorrere una strada in salita.
Il settore del turismo tra Nord Africa e Sud Europa è un importante fattore di occupazione. Infatti, il Mediterraneo è la prima area turistica del mondo con quasi 400 milioni di turisti: copre il 32% di tutti gli arrivi turistici internazionali e il 30% delle entrate turistiche globali. Rappresenta inoltre il 13% delle esportazioni, il 23% del settore dei servizi e dà lavoro a più di 20 milioni di persone. Nel Mediterraneo, il turismo è un motore di crescita e può essere anche un motore di ripresa economica, portando occupazione e coprendo la necessità di finanziamenti esterni grazie all’aumento della presenza di turisti stranieri. E questa capacità di attrarre altri settori e i suoi benefici collaterali hanno effetti moltiplicatori.
Il settore del turismo ha conosciuto una crescita straordinaria negli ultimi 70 anni. I suoi inconvenienti, se mal gestiti, non possono distrarci dalle grandi opportunità che offre se ben gestito. Per la sua natura trasversale, incide su altre 70 attività economiche, rappresentando il 10% del PIL e il 10% dell’occupazione.
Per questi motivi il coordinatore generale di ASCAME, Anwar Zibaoui, sottolinea che “la pandemia è un’opportunità senza precedenti per riconfigurare il settore e garantire non solo la sua crescita ma anche la sua sostenibilità, con l’inclusione e le azioni responsabili come priorità“.