Il mercato italiano dell’automobile è abbastanza forte, nonostante la brusca battuta d’arresto subita in particolare nella prima parte dell’ultimo decennio, e anche in questo 2020 a causa dell’emergenza coronavirus.
L’andamento del mercato automobilistico ha subito una frenata dopo la crisi globale del 2008, mentre una lusinghiera ripartenza è iniziata nel 2014, con un aumento del 4,2%, che comunque non ha compensato gli affari dei momenti di massimo splendore, durante i quali si riuscivano a immatricolare 2,5 milioni di automobili nuove.
Dal 2015 in poi le cose sono andate crescendo, prima della pandemia globale che ha bloccato anche l’economia, ma anche in vista della ripartenza dopo il superamento di questa emergenza va considerato il forte cambiamento che ha coinvolto questo mercato: in particolare per quanto riguarda la mobilità green ed ecosostenibile, fortemente incentivata dagli Stati e quindi performante nelle vendite.
Analizzando i dati delle immatricolazioni del mese di agosto, dunque, si riscontrano i primi segni di arresto dell’emorragia dopo mesi di recessione. I ritmi del rinnovo del parco circolante restano, però, ancora bassissimi, e per raggiungere un livello di mercato normale sarà più che mai necessario proseguire nel solco tracciato nelle ultime settimane con l’erogazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni.
Guardando anche alle misure di rilancio post emergenza, gli incentivi hanno modificato il mercato perché ad agosto abbiamo assistito ad una crescita del 27% degli acquisti dei privati, sostenuti proprio dal nuovo Ecobonus della Legge Rilancio, i cui fondi si sono tuttavia esauriti velocemente in una settimana. La quota di mercato dei privati in agosto sale al 70,8% del totale (+15,4 punti), mentre nel cumulato perdono ancora 1/3 dei volumi immatricolati, fermandosi al 61,6% di quota (+5,1 p.p.). Torna, invece, in territorio negativo il noleggio che segna una leggera flessione del 2,4%.
Ora tutto il settore guarda con attenzione alla novità del Decreto-Legge “Agosto”, visto che è stato concesso all’automotive uno stanziamento, pari a ulteriori 100 milioni di euro, ancora in attesa di specifica destinazione.