In occasione della sessione della Commissione Intergovernativa sulla Cooperazione Economica Italia-Azerbaigian, fissata per il 18 settembre ed in occasione del 7° Anniversario dalla fondazione di ITAZERCOM, mercoledì 3 luglio si è svolto l’incontro “Azerbaigian Partner Strategico: Energia e Diversificazione – Quale Ruolo per le Imprese Italiane? Nuove Opportunità ed Incentivi“, presso la sede ITAZERCOM, a Roma.
L’evento si è svolto alla presenza dell’Ambasciatore dell’Azerbaigian in Italia, Mammad Ahmadzada, e dei rappresentanti delle principali imprese italiane e internazionali impegnate nei rapporti economici con il paese del Caucaso.
L’Azerbaigian è un paese interessante per le nostre imprese impegnato in una diversificazione economica che permette lo sviluppo di innumerevoli opportunità non legate soltanto all’oil e gas.
“L’Azerbaigian già nel corso dei prossimi anni riuscirà ad esportare milioni di metri cubi nel mondo. Il nostro paese è impegnato nella diversificazione economico. Non solo oil e ga ma anche logistica e porti. Si pensi all’importanza del Porto di Baku e agli investimenti in infrastrutture ferroviarie.
Negli ultimi anno abbiamo costruito circa 15.000 km di autostrade. Noi crediamo che nel futuro i settori della logistica e del trasporto sostituirà quello dell’oil e gas. Importante è anche il settore agro industriale. Nell’epoca sovietica eravamo al centro agroindustriale della Regione.
Vogliamo riprendere tali potenzialità. Inoltre, ricordo che l’85% dei cittadini dell’Azerbaigian hanno accesso e connessione alla rete internet. Anche il turismo è importante, da Baku alla costa del Mar Caspio“, ha dichiarato l’Ambasciatore Mammad Ahmadzad durante i lavori.
“L’incontro di oggi – ha sottolineato Manuela Traldi, Presidente di Itazercom – rappresenta una preziosa occasione per rafforzare ulteriormente la già ottima collaborazione tra i due Paesi”.
Durante i lavori, tra gli altri, è intervento Massimo D’Aiuto VP di Cisagroup su “Settori di interesse ed Esperienze“:
Inoltre, intervento autorevole è stato quello di Salvatore Maimone della SACE – Simest: