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sabato, Dicembre 21, 2024
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Bando LIFE: Finanziamenti per progetti di Economia Circolare e Governance Ambientale

Il bando supporta progetti d'azione standard nel quadro del sottoprogramma Economia Circolare e Qualità della Vita di LIFE, offrendo finanziamenti per promuovere soluzioni innovative, proteggere le risorse e facilitare l'adozione di pratiche sostenibili.

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Il bando per progetti d’azione standard (SAP) nel quadro del sottoprogramma Economia circolare e qualità della vita di LIFE sostiene progetti tesi a facilitare la transizione verso un’economia sostenibile, circolare, priva di sostanze tossiche, efficiente dal punto di vista energetico e resiliente al clima e a proteggere, ripristinare e migliorare la qualità dell’ambiente.

I SAP che corrispondono ai progetti “tradizionali” della precedente programmazione di LIFE, hanno l’intento di:

  • sviluppare, dimostrare e promuovere tecniche, metodi e approcci innovativi, ovvero soluzioni nuove rispetto allo stato dell’arte a livello di Stato membro o di settore attuate su scala operativa e in condizioni tali da consentire un impatto significativo;
  • contribuire alla base di conoscenza e all’applicazione delle migliori pratiche, definizione che comprende soluzioni, tecniche, metodi e approcci appropriati, efficienti e all’avanguardia (a livello di Stato membro o di settore), attuate su scala operativa e in condizioni da consentire un impatto significativo;
  • sostenere lo sviluppo, l’attuazione, il monitoraggio e l’applicazione della legislazione e della politica dell’UE, anche migliorando la governance a tutti i livelli, in particolare rafforzando le capacità degli attori pubblici e privati e il coinvolgimento della società civile;
  • catalizzare la diffusione su larga scala di soluzioni tecniche e politiche di successo replicando i risultati, integrando gli obiettivi correlati in altre politiche e nelle pratiche del settore pubblico e privato, mobilitando investimenti e migliorando l’accesso ai finanziamenti.

I SAP possono essere vicini al mercato, ossia mirare non solo a fornire soluzioni ambientali migliori, ma anche a garantire che tali soluzioni siano ampiamente adottate attraverso un esplicito approccio orientato al mercato.

Il bando LIFE – Economia circolare e qualità della vita, comprende 2 topic (una proposta progettuale deve riguardare un solo topic).

Topic 1 – Circular Economy, resources from Waste, Air, Water, Soil, Noise, Chemicals, Bauhaus (ID: LIFE-2023-SAP-ENV-ENVIRONMENT)

Sub-topic (un progetto può riguardare un massimo di due sub-topic):

  1. Economia circolare e rifiuti
    • Recupero di risorse dai rifiuti

Implementazione di soluzioni innovative a sostegno di materiali, componenti o prodotti riciclati a valore aggiunto per una serie di aree specifiche.

  • 2 Economia circolare e ambiente

Implementazione di modelli o soluzioni commerciali e di consumo per sostenere le catene del valore, in particolare quelle dei prodotti chiave definite nel nuovo piano d’azione dell’UE per l’economia circolare, con l’obiettivo di ridurre o prevenire l’uso delle risorse e i rifiuti.

Modelli e soluzioni dovrebbero considerare le prestazioni ambientali dell’intera catena del valore ma possono anche concentrarsi su una fase specifica della stessa.

Particolare attenzione dovrà essere data al coinvolgimento e alla partecipazione attiva delle PMI.

Priorità ai progetti che minimizzano o eliminano l’impatto ambientale, senza semplicemente spostare gli impatti negativi altrove/in altre fasi del ciclo di vita del prodotto.

I progetti su economia circolare e qualità della vita, che si occupano di prevenzione dei rifiuti dovrebbero possibilmente coinvolgere i cittadini, attraverso l’informazione e la sensibilizzazione sulle prestazioni ambientali associate alla soluzione proposta (per incoraggiare acquisti più consapevoli) e sui sistemi di restituzione, raccolta e recupero disponibili e il significato delle etichette relative alle prestazioni ecologiche e al riciclaggio.

  1. Aria

Saranno finanziati progetti riguardanti l’attuazione della legislazione sulla qualità dell’aria e approccio globale ai problemi ambientali urbani, industriali e rurali correlati. I progetti devono fare riferimento alla riduzione degli inquinanti atmosferici, in particolare PM, NOx e/o ammoniaca.

  • 1 Legislazione sulla qualità dell’aria e direttiva NEC (Limiti emissioni nazionali):
  • Miglioramento della qualità dell’aria e riduzione delle emissioni di particolato (PM) in aree con un elevato utilizzo di combustibili solidi come biomassa, carbone e torba per il riscaldamento domestico, oppure con elevate emissioni di PM derivanti da (ri)costruzione, cave, miniere, movimentazione di minerali o altre attività che generano polvere, se non coperte dalla IED (direttiva sulle emissioni industriali)
  • Mobilità sostenibile del trasporto stradale per ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici e contribuire al rispetto degli standard di qualità dell’aria
  • Mobilità sostenibile diversa dal trasporto su strada, compresi il trasporto marittimo, i porti, l’aviazione e la mobilità dei macchinari mobili non stradali, le loro infrastrutture di supporto e la logistica
  • Riduzione delle emissioni di ammoniaca, metano e PM dall’agricoltura a sostegno dell’attuazione del Codice di buone pratiche aggiornato dell’UNECE per la riduzione delle emissioni dall’agricoltura.
  • 2 Direttiva sulle emissioni industriali

Applicazione di tecniche di prevenzione e abbattimento dell’inquinamento indicate nella Direttiva sulle emissioni industriali (IED) come tecniche emergenti o sviluppo e applicazione di tecniche di prevenzione e abbattimento dell’inquinamento (i progetti si concentreranno sulla riduzione degli inquinanti atmosferici e dovranno riguardare in particolare PM2.5, NOX, SO2, NH3 e/o NMVOCs generati da impianti industriali regolamentati dalla Direttiva IED).

  1. Acqua

Saranno finanziati progetti riguardanti lo sviluppo e l’attuazione di azioni che possano aiutare gli Stati membri a muoversi verso una gestione realmente integrata delle risorse idriche, a ridurre le pressioni sull’acqua (qualità e quantità), a promuovere soluzioni basate sulla natura e a sostenere la Strategia dell’UE per la biodiversità.

  • 1. Quantità e qualità dell’acqua
  • Miglioramento della qualità dell’acqua
  • Implementazione di azioni di gestione del rischio di alluvione e/o siccità
  • Progetti innovativi che affrontano le pressioni idro-morfologiche identificate nei Piani di gestione dei bacini idrografici e derivanti dagli usi del suolo o dell’acqua
  • Misure innovative di risparmio idrico.
  • 2. Gestione delle acque marittime e costiere

Applicazione di soluzioni innovative per garantire la protezione e la conservazione di mari, oceani e delle loro coste, promuovendo attività umane sostenibili, comprese iniziative volte a ridurre la pressione delle attività umane sull’ambiente marino e ad affrontare almeno uno dei seguenti temi: rumore subacqueo, rifiuti marini e/o contaminanti, perturbazione e danneggiamento dei fondali marini, esame e riduzione degli impatti dello sfruttamento e dell’esplorazione delle profondità marine, pesca eccessiva e/o catture accessorie accidentali, apporti di nutrienti e di materia organica da parte di agricoltura o acquacoltura, navigazione.

  • 3. Servizi idrici
  • Applicazione di tecnologie e strumenti innovativi per i sistemi di trattamento dell’acqua potabile e delle acque reflue urbane.
  • Applicazione di strumenti innovativi che garantiscano l’efficienza delle risorse nella fornitura di servizi idrici conformi alla direttiva sull’acqua potabile e alla direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane per la popolazione che vive nelle aree rurali
  • Miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle soluzioni innovative e/o delle opzioni di trattamento innovative relative all’acqua riciclata/recuperata.
  1. Suolo

Progetti volti a contribuire agli impegni sul suolo stabiliti nella Strategia dell’UE per la Biodiversità verso il 2030:

– Attuazione di azioni per proteggere la qualità del suolo dell’UE,

– Ripristino, protezione e miglioramento della salute del suolo e prevenzione del suo degrado, compresa la perdita di suolo.

  1. Rumore

Soluzioni ad alta sostenibilità ambientale ed economica per una riduzione sostanziale del rumore all’interno di aree urbane densamente popolate

  1. Prodotti chimici
    • Prevenzione e riduzione dell’impatto sull’ambiente o sulla salute umana di sostanze pericolose.
    • Prevenzione e riduzione dell’impatto sull’ambiente e sulla salute umana della produzione e dell’uso di sostanze chimiche lungo tutta la catena del valore
    • Innovazioni digitali per strumenti, metodi e modelli avanzati e capacità di analisi dei dati per abbandonare anche la sperimentazione animale
    • Implementazione di soluzioni sicure e da progettazione sostenibile
    • Facilitazione dell’attuazione della Direttiva Seveso III (Direttiva 2012/18/UE) sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi a determinate sostanze pericolose.
  2. Un Nuovo Bauhaus europeo

Progetti riguardanti una serie di priorità che contribuiscono all’attuazione del NEB:

  • riduzione olistica dell’impatto ambientale dei nuovi edifici
  • distretti circolari che prevedono la creazione di catene di valore circolari per stimolare le economie urbane e al contempo produrre una rigenerazione urbana e territoriale
  • progetti di mantenimento/ripristino della biodiversità che contribuiscano all’iniziativa NEB, compresi ad es. la dimostrazione di pratiche rispettose della biodiversità per l’isolamento energetico degli edifici, approcci architettonici innovativi per edifici rispettosi della fauna selvatica, ecc.

Topic 2 – Environmental Governance (ID: LIFE-2021-SAP-ENV-GOV)

Sub-topic:

  1. Supporto al processo decisionale e agli approcci volontari delle pubbliche amministrazioni
    • Migliorare la capacità della PA di implementare una visione olistica dell’ambiente, compresa la gestione, il monitoraggio e la valutazione di piani, programmi e iniziative ambientali, coinvolgendo le autorità responsabili, anche attraverso la collaborazione istituzionale a diversi livelli territoriali e/o in partenariato con soggetti privati.
    • Sviluppo, promozione, implementazione e/o armonizzazione di uno o più dei seguenti strumenti e approcci volontari e loro utilizzo da parte di enti che mirano a ridurre l’impatto ambientale delle loro attività, prodotti e servizi:
  • Verifica da parte di terzi delle prestazioni delle tecnologie innovative quando sono pronte per il mercato;
  • Regole di categoria sull’impronta ambientale dei prodotti (PEFCR) e/o regole settoriali sull’impronta ambientale delle organizzazioni (OEFSR) a livello europeo per i prodotti e i settori non ancora coperti dalle regole esistenti
  • Marchio Ecolabel UE, per la promozione di prodotti (beni e servizi) con eccellenti prestazioni ambientali, in tutti i settori di interesse e in particolare nel turismo e nella finanza, e per promuovere modelli di consumo e stili di vita sostenibili; sostegno all’uso di marchi ecologici ufficialmente riconosciuti
  • Azioni, servizi, reti e modelli di business innovativi per promuovere l’uso di prodotti riutilizzati, riparati, ricondizionati, rigenerati anche in relazione alla durata dei prodotti e all’obsolescenza programmata; sviluppo di indicatori legati alla politica di prodotto.
  • Appalti pubblici verdi e circolari: capitolati d’appalto comuni e/o strumenti di monitoraggio dell’adozione per le autorità pubbliche con esigenze di acquisto simili, al fine di promuoverne l’adozione
  • Collegare gli incentivi normativi, finanziari o di reputazione alle prestazioni ambientali utilizzando l’EMAS
  • Valutazione e rendicontazione delle prestazioni di sostenibilità degli edifici
  1. Garanzia di conformità ambientale e accesso alla giustizia
    • Sostenere la garanzia di conformità ambientale
    • Promuovere l’effettiva partecipazione del pubblico e l’accesso alla giustizia in materia ambientale tra il pubblico, le ONG, gli avvocati, la magistratura, le amministrazioni pubbliche o altre parti interessate.
  2. Cambiamento comportamentale e iniziative di sensibilizzazione

Sensibilizzazione ai problemi ambientali, alle politiche, agli strumenti e/o alla legislazione ambientale dell’UE presso i destinatari interessati, con l’obiettivo di modificare la loro percezione e promuovere comportamenti e pratiche rispettosi dell’ambiente e/o l’impegno diretto dei cittadini. I problemi ambientali, le politiche ambientali dell’UE, gli strumenti e/o la legislazione cui si rivolgono devono essere direttamente collegati a una o più delle priorità del programma: il Green Deal europeo, il Piano d’azione per l’economia circolare e il Piano d’azione “Inquinamento zero”.

Sono ammissibili alla presentazione di una proposta progettuale le persone giuridiche, pubbliche e private, stabilite in uno dei Paesi ammissibili a LIFE, ovvero Stati UE, compresi Paesi e territori d’oltremare, e alcuni altri paesi (l’elenco aggiornato è scaricabile qui); organizzazioni internazionali.

Per la presentazione di una proposta progettuale è necessario utilizzare la documentazione specificamente predisposta per il topic di riferimento.

Il contributo UE può coprire fino al 60% dei costi del progetto per entrambi i topic.

Per il topic LIFE-2023-SAP-ENV-ENVIRONMENT il budget complessivo del progetto deve essere compreso fra 2 e 10 milioni di euro (saranno finanziati indicativamente 31 progetti)

Per il topic LIFE-2023-SAP-ENV-GOV il budget complessivo del progetto deve essere compreso fra 0,7 e 2 milioni di euro (saranno finanziati indicativamente 7 progetti)

Scadenza: 6 settembre 2023

Se sei interessato a partecipare al bando? Hai un progetto che rientra tra le attività finanziabili e cerchi partners? Compila ed invia il form, ti metteremo in contatto con i nostri consulenti per una prima verifica di fattibilità del tuo progetto.

Beatrice Albè
Beatrice Albè
Consultant con dieci anni di esperienza. Laureata in Management del Turismo presso l'Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Studi per l'Economia e l'impresa. I miei interessi di ricerca si riferiscono alla geografia economica, la sostenibilità e le attività economiche. Coinvolta in vari progetti europei finanziati dai Programmi CIPS, ISEC (DG Home) e Horizon 2020, ho lavorato anche ad un progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo, che riguarda l'integrazione di attrazioni culturali e turistiche per la valorizzazione delle risorse religiose nel Cusio, una provincia del Piemonte. Dal 2012 lavoro presso Novareckon, ricoprendo inizialmente il ruolo di Project Manager e poi di Consultant. Supporto inoltre imprese, enti pubblici ed organizzazioni non-profit nei loro processi di R&S e innovazione.
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