Lo studio Startup Heatmap Europe 2021, che monitora e mappa gli ecosistemi per le startup in Europa, evidenzia che la città di Barcellona è al terzo posto nella lista delle città più attraenti per stabilire un progetto di business nascente, dietro a Londra e Berlino.
Barcellona mantiene questa posizione per il quarto anno consecutivo. Nel 2020 più del 18% dei professionisti che hanno creato una startup hanno scelto Barcellona come sede, il che contribuisce a consegnare alla città spagnola una comunità di imprenditori dal forte respiro internazionale. Con più del 65% di stranieri che lavorano in startup, la città è il quarto hub europeo più “internazionalizzato”.
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La capitale catalana, che conta più di 1.500 startup, è anche la seconda città tra i grandi hub tecnologici che riuniscono più di 500 milioni di euro di investimenti, e con più imprenditori tecnologicamente capaci: più del 32% dei fondatori di startup a Barcellona sono infatti esperti in programmazione e codifica.
In questo senso, secondo gli utenti registrati nella piattaforma professionale di programmatori stackoverflow.com, che serve più di 100 milioni di persone al mese, Barcellona è il 7° hub di sviluppatori web in Europa.
La città ha anche una forte comunità digitale con 77.000 professionisti, di cui il 26% sono donne, secondo i dati di Barcelona Digital Talent, e attrae in gran parte il talento straniero, dato che il 31% dei professionisti digitali arrivano da fuori città.
Lo studio evidenzia infine che Barcellona mantiene l’attrattività come uno degli ecosistemi di startup più dinamici a livello global, e sottolinea che 7 dei cosiddetti “unicorni” internazionali (con un valore d’impresa superiore a mille miliardi di dollari) hanno la loro sede in città. Alcuni esempi sono N26, Glovo e Letgo.