La oramai nota nave portacontainer Ever Given dell’Evergreen è stata liberata. Una buona notizia per la portacontainer che riparte dopo l’incidente nel Canale di Suez dove è rimasta bloccata, ostruendo il passaggio a più di 400 navi ferme in attesa della riapertura del Canale. Il danno commerciale ed economico di questo incidente sul canale di Suez, uno snodo cruciale che collega il Mar Rosso al Mar Mediterraneo, è stato enorme: si parla di oltre 9 miliardi di dollari.
La portacontainer Ever Given ha ostruito uno dei canali commerciali tra i più importanti al mondo, lungo circa 190 km, anello di congiunzione per circa il 10% del commercio marittimo internazionale. Ogni giorno di fermo ha causato ritardi, disagi e costi ingenti. Anche per l’ortofrutta e in particolare per i prodotti provenienti da Nuova Zelanda e Asia. Ma le ripercussioni non risparmiano neppure l’export Made in Italy, soprattutto con riferimento alle mele.
“Ci sono nostri container spediti la scorsa settimana e in fase di imbarco nei porti italiani, con destinazione Far East asiatico, che potrebbero subire ritardi per il lungo blocco del canale“, ha recentemente commentato Augusto Renella, export coordinator marketing R&D Manager di Naturitalia che invia oltremare le pomacee di Apot. “Temiamo ci saranno disagi a lungo per le navi destinate a partire con rotta Suez; se gli spostamenti di date che interessano i porti italiani, al momento non quantificabili in termini temporali, saranno significativi, ciò comporterà l’impossibilità di spedire in alcuni mercati mediorientali ed asiatici per diverse specie ortofrutticole, riducendo il calendario della commercializzazione di alcuni prodotti in questa parte della stagione“, conclude Renella. Più ottimista Fabio Zanesco, sales and marketing manager di Vip. “Meglio sia successo adesso che in un momento clou della campagna commerciale come dicembre o gennaio. Le ripercussioni ci sono in termini di ritardi, ma se si limiteranno a una o due settimane non sarà una catastrofe“, ribadisce Zanesco.
In totale sono quasi 400 le navi rimaste bloccate alle estremità e al centro del canale che collega il Mar Rosso al Mar Mediterraneo, secondo l’Autorità del Canale di Suez. Questa situazione avrà un impatto per settimane e forse mesi sull’intero sistema spedizioniere e sulle logiche commerciali attuali dell’export mondiale.