Johnson avanza nuove pressioni nei confronti dell’Unione Europea per raggiungere un nuovo accordo economico. Il primo ministro britannico Johnson ha intensificato le sue richieste nei confronti dell’Europa per un accordo di libero scambio favorevole alle capacità economiche del Regno Unito. Nel caso contrario, i rapporti economici tra Unione Europea e Regno Unito saranno stabilite in base alle tariffe commerciali dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Oggetto di attenzione diviene l’accordo commerciale con il Canada, il Ceta, definito come un parametro di confronto positivo su cui sviluppare i futuri accordi tra Unione Europea e Regno Unito. Nel 2016, dopo il referendum sulla Brexit, l’Unione Europea ha intensificato la propria analisi sul Ceta per comprendere quali sinergie potrebbero innescarsi anche con il Regno Unito.
Grazie al Ceta, ci sarebbero controlli efficaci sia sulle importazioni che sulle esportazioni e un taglio sostanziale della burocrazia doganale e commerciale. Un simile accordo implica riduzione delle tariffe, riduzione sulle tasse per le importazioni e quote economiche vantaggiose. Il Regno Unito sta tendando di negoziare un accordo che sia simile a quello sviluppato con il Canada entro il 31 dicembre 2020. L’accordo del Ceta prevede tariffe minime o nulle per molti prodotti agricoli come pollame, carne e uova e anche per altri prodotti che appartengono alla catena commerciale europea. Sostanzialmente, il premier inglese Johnson ha affermato che l’Europea offre condizioni economiche meno generose di quelle incluse nel Ceta. Tra gli esempi oggetto di attenzione da parte del governo inglese vi è la durata del soggiorno per i visitatori che giungono nel paese per affari e la mancanza di disposizioni precise per industrie fondamentali quali quelle dell’automotive, della medicina, dei prodotti organici e i prodotti chimici.
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Johnson sta intensificando le pressioni nei confronti dell’UE, anche dopo un annuncio pubblico ove ha dichiarato di non aver problemi nel voler intraprendere un accordo commerciale con l’Europa nonostante la Brexit, nell’abito dell’OMC e di voler lavorare intensamente per non voler avviare un accordo poco efficace con l’Europa. Una dichiarazione che riporta l’attenzione alla tematica, con una risposta efficace, ai rappresentanti dell’Unione Europea. Le due parti operano secondo le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), con normali tariffe sulle importazioni e sulle esportazioni, ma l’obiettivo è quello di raggiungere un quadro di partenariato che miri a facilitare il commercio di prodotti industriali, riducendo le barriere tecniche e tariffarie e concentrando l’attenzione su quelle regole che sembrano ancora mancare. Il focus commerciale Regno Unito – Unione Europea deve trovare soluzione nelle prossime settimane e nuove opportunità potrebbero giungere dal vertice dell’UE di novembre. Johnson è determinato nel voler lasciare la patria europea entro il 31 dicembre 2020 e ciò accadrà sia con l’intesa di un accordo commerciale o con l’assenza di tale regole.
Mentre alcuni organismi delle istituzioni europee guardano con sospetto al Ceta e agli accordi con il Canada, la soluzione alle problematiche commerciali con il Regno Unito potrebbe divenire proprio un adattamento del Ceta alle regole commerciali tra Regno Unito ed Unione Europea. Opportunità economiche che non devono spaventare e che potrebbero innescare nuove sinergie e network di business per le esportazioni delle imprese europee e di quelle italiane. Euromed International Trade può fornire tutte le informazioni per la comprensione dell’accordo economico e commerciale con il Canada, aiutando a comprendere la forza di tale proposta e avviando percorsi di business personalizzati sia con il Canada che con il Regno Unito. Il Ceta potrebbe essere la migliore base di partenza per un accordo di libero scambio anche pensando alle prospettive della Gran Bretagna fuori dal contesto dell’Unione Europea. Per maggiori informazioni compilare il seguente form:
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