Nonostante sia spesso oggetto di critica infondata per le proprie politiche alimentari, il Canada conferma la sua forza sui mercati anche in questo settore. Le esportazioni agricole del Canada sono state straordinariamente resistenti durante la crisi sanitaria causata dal coronavirus. Anche in Canada, a causa del rapido declino delle attività economiche, le misure legislative intraprese dal governo e l’isolamento sociale hanno generato nuove sfide nel settore del turismo, della vendita al dettaglio e della ristorazione, cambiando la domanda e l’offerta dei prodotti agroalimentari.
Nonostante tali problematiche, le esportazioni agricole e alimentari in Canada sono consistenti e durevoli. Il paese soffre attualmente di mancanza di manodopera ma è riuscito lo stesso con l’avallo della tecnologia e dell’innovazione ad avere un importante bilancia nella promozione dell’export alimentare e un surplus economico in tale settore. Il commercio bilaterale tra Canada e Italia è considerevole e in crescita: nel 2017, l’export si è avvicinato ai 10,5 miliardi di dollari. Le esportazioni del Canada in Italia nel 2018 hanno raggiunto i 2,9 miliardi di dollari, con un aumento del 34% in un anno. “Il CETA offre enormi opportunità alle aziende canadesi di accedere ai mercati europei a condizioni preferenziali“, ha recentemente affermato Philip Turi, direttore alla strategia e all’innovazione di Export Development Canada. Tali considerazioni appaiono valide e importanti anche quando ci si affaccia sul settore agroalimentare.
Anche Federica Leonetti di Enterprise Europe Network condivide l’ottimismo commerciale e legato all’export sviscerato dai dati. “Il CETA rafforzerà sicuramente i legami tra Italia e Canada. È l’accordo commerciale più importante mai firmato perché liberalizza le tariffe, consente alle aziende canadesi di fare offerte su appalti pubblici europei, sostiene la mobilità dei lavoratori e fornisce un trattamento privilegiato agli investitori, oltre che garantire tutele nel settore agroalimentare“.
Ricordiamo che tra le principali esportazioni del Canada in Italia nel 2018 ritroviamo il comparto cerealicolo con un valore commerciale pari a 161 milioni di dollari canadesi.
Per gli imprenditori canadesi interessati all’Italia e allo scambio nel mondo agroalimentare le barriere linguistiche, le differenze culturali e le metodologie differenti da quelle utilizzate in Canada nello sviluppare network commerciali e fare affari possono essere sfide per le aziende canadesi che vogliono entrare nel mercato italiano. Lavorare con partner che hanno familiarità con le condizioni locali è un primo passo ideale per sviluppare e incrementare una sana strategia.
E’ essenziale consultare professionisti del settore per determinare in che modo le normative dell’Unione Europea possono influenzare le esportazioni canadesi in Italia. Nel Mediterraneo e nel contesto geografico del Sud Italia la società Euromed International Trade dedica molta attenzione al Ceta e alle opportunità economiche e commerciali che possono svilupparsi tra Italia e Canada. Le relazioni personali sono alla base della cultura imprenditoriale italiana e gli esperti di Euromed International Trade possono dare il loro decisivo contributo nello sviluppare il miglior clima commerciale possibile e avviare partnership di lunga durata.