Le analisi e i dati economici sull’export e gli scambi commerciali tra Italia e Stati Uniti confermano l’importanza degli USA per le imprese italiane e per la promozione all’estero dei prodotti made in Italy. Valgono 57 miliardi gli scambi per l’Italia con gli USA nel 2020, su un totale di 804 miliardi di euro di scambi internazionali nell’anno, secondo un’elaborazione curata da alcuni analisti economici ed export manager su dati dell’Istituto Nazionale di Statistica. Rispetto al dato mondiale, la situazione per l’import è simile mentre le esportazioni verso gli Stati Uniti tengono un po’ di più, il calo rispetto al mondo è del 9,7 percento.
La collaborazione tra la realtà economica italiana e quella degli Stati Uniti ha recentemente trovato rinvigorimento con la firma di un accordo di collaborazione tra la New York State Bar Association, una delle più importanti ed antiche associazioni professionali forensi e l’Ordine degli Avvocati di Milano, che si colloca nel quadro delle grandi sfide nell’ambito del commercio internazionale per la nuova amministrazione americana. Gli Stati Uniti sono il terzo tra i partner commerciali dell’Italia e assorbono oltre il 9% delle nostre esportazioni. Tra i settori principali di esportazione negli USA, i macchinari che vedono un export di 8,6 miliardi calano del 9 percento, i mezzi di trasporto con 8,2 miliardi calano del 5 percento, la farmaceutica con 5,8 miliardi cresce di 1 percento, gli alimentari con 4,5 miliardi crescono del 5,8 percento, la moda con 4 miliardi cala del 27 percento, i metalli con 3 miliardi calano del 10 percento.
Tra le principali regioni per export la Lombardia con 9,4 miliardi rispetto ai 10 miliardi del 2019, in calo del 6 percento, Emilia-Romagna con 6 miliardi in calo dell’8 percento. Tiene il Veneto con 5,5 miliardi in calo di 1,2 percento. Poi seguono Toscana con 3,8 miliardi, in crescita dello 0,4 percento, Piemonte con 3,7 miliardi, in calo di 15,6 percento e Lazio con 2,8 miliardi, in calo del 36 percento. Il Friuli con 2,3 miliardi cala dell’8%. Forte la crescita per la Liguria con 1,6 miliardi, +95%. Tiene la Campania con 1,2 miliardi, in calo dello 0,9 percento. Tra le regioni in crescita da segnalare Abruzzo con 933 milioni, +66 percento e Molise con 447 milioni, + 86 percento.
Secondo le analisi del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti d’America, l’Italia è stata, durante l’anno 2019, la sedicesima fonte di afflusso degli investimenti diretti esteri (IDE) negli Stati Uniti. Dai dati più recenti della Banca d’Italia del 2018, gli Stati Uniti sono stati l’ottava fonte di afflusso degli IDE in Italia. Lo stock degli IDE statunitensi in Italia è cresciuto a 34.9 miliardi di dollari nel 2019, con un aumento del 5.5% rispetto al 2018. Lo stock di investimenti esteri italiani negli USA è cresciuto a 32.8 miliardi di dollari nel 2019, con un aumento del 6.7% rispetto al 2018. La politica statunitense è intervenuta rapidamente in rapporto all’economia, danneggiata dalla diffusione dei contagi. Circa 3.000 miliardi di aiuti all’economia sono stati approvati dal governo nel 2020, comprese le misure per le PMI, attraverso la Small Business Administration e con oltre 1.900 miliardi di dollari in corso di approvazione da parte della nuova amministrazione. Inoltre, sono diverse le attività, che impegnano le imprese italiane, che hanno subito una cancellazione dagli organizzatori e che sono riprogrammate in formato digitale o sono rinviate a fine 2021 o nel 2022.