La Legge di Bilancio 2021 ha introdotto un nuovo meccanismo già chiamato Baratto 4.0, o compensazione digitale, che consente alle imprese di compensare crediti e debiti commerciali utilizzando le fatture elettroniche, che diventano così una sorta di moneta digitale per le compensazioni: uno strumento pensato per snellire le pratiche di pagamento e andare incontro alle esigenze di liquidità delle aziende, aspettando l’entrata in funzione di una piattaforma telematica che sarà dedicata a queste operazioni.
La norma è prevista dal comma 227 della manovra (legge 178/2020) in base al quale «l’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei contribuenti residenti o stabiliti una piattaforma telematica dedicata alla compensazione di crediti e debiti derivanti da transazioni commerciali». Saranno definite le modalità attuative e le regole operative con l’apposito decreto del Ministro della Giustizia, di concerto con i ministri dell’Economia, Sviluppo Economico ed Innovazione, sentito il Garante Privacy.
Ma alcune importanti condizioni sono già stabilite dalla norma primaria:
- la compensazione effettuata attraverso la piattaforma telematica delle Entrate ha valore di pagamento a tutti gli effetti. Tecnicamente, si legge nella manovra 2021, «produce i medesimi effetti dell’estinzione dell’obbligazione ai sensi della sezione III del capo IV del titolo I del libro quarto del codice civile».
- Nessuna delle parti aderenti deve avere in corso procedure concorsuali, o di ristrutturazione del debito omologate, o piani di risanamento iscritti al registro delle imprese.
Ecco un classico esempio per capire come funziona il meccanismo: l’impresa X emette una fattura da 1000 euro nei confronti dell’impresa Y, che a sua volta deve ancora incassare una precedente fattura sempre da 1000 euro dalla stessa impresa X. Le due fatture si compensano a vicenda.
Ma il “baratto” può avvenire anche tra più di due imprese: se l’impresa X fattura 1000 euro all’impresa Y, la quale a sua volta fattura 2000 euro all’impresa Z, che deve 1000 euro all’impresa X, compensando il tutto rimane un debito di 1000 euro dell’impresa Y verso l’impresa Z. Con l’impresa X che evita un temporaneo esborso di liquidità e può fare cassa per altre esigenze.