Il Decreto Rilancio apre le porte alle compensazioni orizzontali e ai rimborsi semplificati, elevato da 700 mila a 1.000.000 di euro il limite. Si tratta certamente di un passo avanti nelle misure di sostegno al mondo dell’impresa.
Ma la stessa misura viene in parte indebolita da una precisazione: che la sua attuazione è prevista soltanto eccezionalmente per il 2020. Come riporta il quotidiano economico e finanziario Italia Oggi, “è bastata una piccola modifica dell’incipit della disposizione, verosimilmente durante l’iter della bollinatura da parte della ragioneria dello stato, per attribuire valenza temporanea alla misura. In sostanza, durante l’anno solare in corso tutti i contribuenti possono effettuare compensazioni orizzontali e chiedere rimborsi con procedura semplificata fino ad un milione (la stessa soglia accordata da tempo ai subappaltatori in edilizia che nell’anno precedente hanno fatturato oltre l’80% delle operazioni in regime Iva di inversione contabile), ma dal 2021 il tetto tornerà a 700 mila euro“.
Imprese del Sud accoglie con una nota di rammarico questa limitazione al solo 2020 di una misura che, a prescindere dall’emergenza in corso, dovrebbe essere attuata in maniera stabile come norma di buon senso.
Non è accettabile che molte imprese si trovino spesso ad avere la Pubblica Amministrazione come uno dei peggiori pagatori, capaci di lasciare l’azienda stessa scoperta nei propri flussi di liquidità, e di metterla in difficoltà anziché agevolarla.
E non è accettabile che chi ha un credito nei confronti dello Stato, non possa compensarlo immediatamente con le imposte da versare, prendendo in carico un impegno talvolta gravoso a fronte di un mancato impegno dalla controparte per quanto riguarda il rispetto di determinate scadenze temporali.
Come se non bastasse, Italia Oggi aggiunge: “Occorre prestare attenzione al fatto che la soglia annua di un milione è unica sia per le compensazioni orizzontali che per i rimborsi con procedura semplificata: per esempio, il contribuente che nell’anno 2020 chiede un rimborso Iva con procedura semplificata di 600 mila euro potrà effettuare, nel corso dello stesso anno, compensazioni orizzontali di crediti di cui all’art. 17 (non solo Iva, quindi) per 400 mila euro.“
E’ evidente, allora, che in prospettiva di un rilancio il Governo debba pensare a rafforzare la misura delle compensazioni e dei pagamenti della PA, che dovrebbero essere strutturali e non legati a specifiche situazioni temporali. Cerchiamo di mettere in atto per il futuro quei provvedimenti che avrebbero dovuto essere stati approvati già da molto tempo, ben prima dell’emergenza coronavirus.