La Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata (CONFAPI) ha presentato una proposta rivolta alla tutela della salute nei luoghi di lavoro attraverso la vaccinazione degli addetti direttamente in azienda, che gli imprenditori saranno chiamati a portare avanti in collaborazione con i medici del lavoro e il coinvolgimento dei sindacati.
L’idea nasce direttamente dal Dott. Maurizio Casasco, che oltre ad essere Presidente nazionale di Confapi è intervenuto nel dibattito pubblico anche in qualità di medico specializzato e plurireferenziato in materia di medicina del lavoro.
In una lettera inviata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ai ministri del Lavoro e della Salute, Nunzia Catalfo e Roberto Speranza, al commissario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri e ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, il Presidente Casasco ha espresso la convinzione che la salute vada di pari passo con la ripresa economica, per la quale tutti si devono impegnare. Ecco perché le imprese di Confapi sono pronte assumere un ruolo di testimonial dell’importanza della vaccinazione nel territorio.
Le aziende che si impegneranno a far fronte a questo impegno straordinario – chiede l’Associazione alle istituzioni – devono essere ricompensate da meccanismi premianti dal punto di vista fiscale e contributivo, sulla cui individuazione è stata confermata massima apertura alla collaborazione con il Governo.
L’idea di Confapi, che ha già ottenuto riscontri positivi dalle parti sindacali e l’appoggio della Regione Lombardia, è ispirata dalla convinzione che uno sguardo alla tutela della salute all’interno delle attività produttive potrà garantire la messa in sicurezza dell’intera filiera produttiva all’interno di ogni singola azienda, e la conseguente certezza sui tempi di lavorazione e consegna delle commesse ai propri clienti. Mentre i lavoratori potranno risolvere questo passaggio senza dover sottoporsi a vaccinazioni singole presso medici di base, ats o farmacie, e rappresentando un valore aggiunto in termini di sicurezza per l’azienda in cui lavorano.
Per dare forza a questa proposta, pur nel rispetto delle libertà individuali, molte associazioni territoriali di Confapi hanno scritto agli associati per raccogliere una sorta di preadesione, attraverso la quale mettersi a disposizione a organizzare l’attività di vaccinazione in azienda e le necessarie convenzioni con i medici del lavoro, nella certezza di intercettare la sensibilità di tanti imprenditori che hanno a cuore la propria azienda non soltanto come fattore di ricchezza ma anche come sano ambiente di lavoro, dove gli addetti possono trovare una seconda famiglia.