La Guardia di Finanza ha confermato lo stop ai controlli in materia di fisco, lavoro e riciclaggio in occasione dell’emergenza coronavirus. L’attività di monitoraggio è quindi riprogrammata alla luce della situazione in essere.
La disposizione della Gdf è contenuta nella circolare firmata dal capo del III reparto Giuseppe Arbore (protocollo 0073943/2020), nelle quale viene disposto che le Fiamme gialle sono chiamate ad adeguare il proprio dispositivo di vigilanza in funzione dell’esigenza di sostenere l’economia sana del paese e di attenuare la situazione di sofferenza e di difficoltà manifestata sopratutto in alcune aree del territorio nazionale dai cittadini, dalle imprese e dai professionisti.
Al momento non esiste una scadenza per la sospensione dei controlli, che includono il blocco del controllo delle verifiche, dei controlli fiscali, e in materia di lavoro, d’intesa con i contribuenti interessati fatta salva indifferibilità e urgenza (ad esempio contestazioni di lavoro che potrebbero scadere), i controlli strumentali e quelli antiriciclaggio. Nel tempo è risportato “fino a cessate esigenze“.
Continuerà tuttavia il presidio del territorio anche marittimo e lacuale, coadiuvando le forze di pubblica sicurezza per il supporto al contenimento dell’epidemia.
L’attività dei militari, allo stesso tempo, avrà come priorità il contrasto a frodi e condotte illegali che abbiano relazione con l’epidemia: garantita la vigilanza, ad esempio, nelle gare per l’approvvigionamento delle apparecchiature medicali e sull’indebita percezione delle risorse pubbliche destinate a sostegno di imprese e famiglie, o per garantire che le merci in entrata o in uscita come le mascherine siano sicure e non contraffatte.
Attenzione sarà posta infine alle misure anti assembramento nei luoghi pubblici, e di apertura dei locali commerciali, in applicazione delle disposizioni contenute nel decreto del presidente del Consiglio.