Sulla scia della pubblicazione della Circolare Assonime n. 7 del 17 Maggio 2020 risulta certamente opportuno esaminare l’impatto dell’emergenza da Covid-19 sulle regole doganali e sulle dinamiche del commercio internazionale, con particolare riguardo alle misure volte ad agevolare l’importazione delle merci necessarie a contrastare gli effetti della pandemia e a limitare l’esportazione di dispositivi di protezione individuale.
Per quanto riguarda le regole doganali, sono state anzitutto agevolate e semplificate le procedure di sdoganamento, mediante l’istituto dello “svincolo diretto” e dello “svincolo celere”, in attuazione dell’Ordinanza n. 6/2020 del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19.
L’intento è di velocizzare il più possibile le attività degli Uffici territoriali dell’Agenzia delle Dogane, garantendo altresì tutti i necessari controlli a tutela della sicurezza e della conformità dei materiali importati.
L’accesso alla procedura dello sdoganamento con svincolo diretto è subordinato alla presentazione di un’autocertificazione, resa dall’effettivo destinatario finale della merce, con la quale si attesta che i beni oggetto dell’importazione sono effettivamente destinati a soggetti specifici, ossia: Regioni, Province, Enti territoriali e locali, Pubbliche Amministrazioni, strutture ospedaliere pubbliche ovvero private accreditate e/o
inserite nella rete regionale dell’emergenza oppure a soggetti che esercitano servizi pubblici essenziali, di pubblica utilità e/o di interesse pubblico, cosi come individuati, da ultimo, dal D.P.C.M. 26 aprile 2020.
Questo è un estratto dell’approfondimento pubblicato dallo studio legale Loconte&Partners. Per consultare il documento completo vai al seguente link: