4.7 C
Rome
sabato, Dicembre 21, 2024
spot_imgspot_img

Crotone, 40 associazioni chiedono un nuovo polo universitario

Lettera al Rettore di Unical promossa dal gruppo #IoResto

-

- Advertisment -

Una proposta innovativa a livello nazionale, di partenariato tra Università, Società Civile e Istituzioni, per la promozione dello sviluppo umano, soprattutto rivolta ai giovani, e per promuovere processi virtuosi di crescita socioeconomica e culturale. Questo è ciò che l’associazione #IoResto propone di implementare a Crotone, in una lettera al Magnifico Rettore dell’Università della Calabria. Una lettera scritta “a quattro mani” dal Presidente dell’associazione #IoResto, Giovanni Pitingolo, e il crotonese Fabio Carbone, docente e ricercatore universitario presso l’Università di Coventry, sottoscritta dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina e da molte altre associazioni di Crotone.

In particolare, con la missiva si formalizza una richiesta di incontro tra la società civile crotonese e il Rettore dell’UNICAL, per discutere sulla possibilità di considerare Crotone quale Polo dell’Università della Calabria dove attivare corsi legati alle specificità del territorio, e basati sul suddetto modello innovativo di riferimento (una gestione condivisa Università/Società Civile/Istituzioni) già operativo presso la Civic University di Newcastle, precursore di tale modello.

La società civile crotonese si fa dunque non solo promotrice di un modello di sviluppo basato sulla cultura, quindi legato inevitabilmente alla presenza dell’Università sul territorio, ma si assume la responsabilità del ruolo di struttura di interfaccia tra Università e Istituzioni Locali.

I modelli tradizionali di gestione del territorio sono ormai obsoleti in un mondo in forte, costante, talvolta drammatica evoluzione sociale. In questo contesto, è tempo che il modello bidirezionale di relazioni tra Istituzioni locali e Università, in cui la società civile e i fruitori stessi dei servizi universitari – gli studenti e le loro famiglie in primis – sono meri utenti e “spettatori” di decisioni altrui, venga sostituito da un nuovo modello, più ambizioso e coraggioso, caratterizzato dall’interazione e cooperazione tra Istituzioni, Università e Società Civile.

Oggi, più che mai è necessario puntare sull’azione e sul ruolo delle forze sociali, dell’associazionismo, del volontariato e dei tanti soggetti che popolano e arricchiscono il territorio crotonese. L’Università stessa, da questo rapporto partecipato, trae nuova energia e moltiplica i suoi impatti sul territorio, facendosi base su cui costruire, articolare e realizzare i grandi processi di sviluppo della comunità locale.

La lettera scritta ed inviata al Rettore dell’Università della Calabria, dunque, non contiene appena una proposta, ma la forza e il coraggio della società civile crotonese di proporre un progetto che è innovativo a livello nazionale, e che abbraccia, da un lato, la necessità immediata di innescare processi di empowerment per i giovani crotonesi, vedendo in loro i futuri leader che opereranno per lo sviluppo della propria comunità e territorio, dall’altra la possibilità di sperimentare una via di sviluppo e internazionalizzazione del territorio sulla quale molti sono scettici, ma che evidenze concrete dimostrano essere possibile: quella dello sviluppo basato sulla cultura. L’Università non solo come strumento di crescita per i giovani locali, ma anche come porta (e porto) per la comunità studentesca e accademica del mondo intero, che avrà non solo il privilegio di studiare laddove Pitagora stesso ha insegnato, ma anche l’opportunità di avviare percorsi accademici in luoghi unici al mondo (pensiamo ai calanchi, per la geologia, all’area marina protetta, per la biologia).

L’Università a Crotone non è solo un buon proposito, ma una chiave di lettura del destino della città e della sua comunità, presente e futura. E – diciamolo senza timori – la possibilità concreta di dare ai nostri figli gli strumenti per poter creare il proprio futuro, per fare in modo che i nostri figli possano decidere di restare e continuare, con gli strumenti tecnico scientifici acquisiti in loco, a migliorare il territorio e la vita dei propri concittadini, a continuare a “cambiare la città, per non cambiare città”.

Giovanni Guarise
Giovanni Guarise
Giornalista professionista dal 2010. Nel corso degli anni da freelance ha dedicato particolare attenzione al mondo della Piccola e Media Impresa con approfondimenti, focus e attività di comunicazione.
Scopri l'offertaMedia partner

Iscriviti alla nostra newsletter

Ultime news

Ceta mutuo riconoscimento professione architetto

CETA. Mutuo riconoscimento tra l’Europa ed il Canada, della professione di architetto

0
L'accordo CETA per il riconoscimento della qualifica professionale di architetto, facilita la mobilità per gli architetti e promuove la crescita economica tra Canada e Unione Europea.
Europa Creativa bando media 2024 - Imprese del Sud

Europa Creativa: strumenti e modelli di business innovativi.

0
Il bando Europa Creativa che finanzia lo sviluppo e diffusione di strumenti e modelli di business innovativi per migliorare la visibilità, la disponibilità, l’audience e la diversità delle opere europee nell'era digitale.

Sviluppo di videogiochi e contenuti immersivi

0
Sovvenzioni a progetti per lo sviluppo di videogiochi e esperienze immersive interattive destinati alla produzione e allo sfruttamento commerciale.
La ratifica del CETA 2024 - Imprese del Sud

La ratifica del CETA: un passaggio chiave per i rapporti economici tra Canada ed...

0
L'importanza della ratifica del CETA e il suo impatto sul commercio tra Europa e Canada. Analizziamo le sfide politiche e i vantaggi economici che la ratifica potrebbe portare.
Empowering SMEs 2024

EIT Manufacturing: lanciato il nuovo bando Empowering SMEs 2024

0
Il bando Empowering SMEs 2024 si rivolge a PMI e startup e scade il 18 novembre 2024.
spot_img

Economia

CETA. Mutuo riconoscimento tra l’Europa ed il Canada, della professione di architetto

L'accordo CETA per il riconoscimento della qualifica professionale di architetto, facilita la mobilità per gli architetti e promuove la crescita economica tra Canada e Unione Europea.

Europa Creativa: strumenti e modelli di business innovativi.

Il bando Europa Creativa che finanzia lo sviluppo e diffusione di strumenti e modelli di business innovativi per migliorare la visibilità, la disponibilità, l’audience e la diversità delle opere europee nell'era digitale.

Sviluppo di videogiochi e contenuti immersivi

Sovvenzioni a progetti per lo sviluppo di videogiochi e esperienze immersive interattive destinati alla produzione e allo sfruttamento commerciale.

La ratifica del CETA: un passaggio chiave per i rapporti economici tra Canada ed Europa

L'importanza della ratifica del CETA e il suo impatto sul commercio tra Europa e Canada. Analizziamo le sfide politiche e i vantaggi economici che la ratifica potrebbe portare.
- Advertisement -spot_img
×