La Commissione Europea ha presentato quattro proposte di norme specifiche che istituiscono le disposizioni del sistema giuridico per gli investimenti (ICS) nell’accordo economico-commerciale globale UE-Canada (CETA).
I punti saranno ora discussi e approvati in sede di Consiglio dagli Stati membri. Dopo la loro approvazione, potranno essere formalmente concordati con il Canada nei pertinenti comitati CETA ed entreranno in vigore quando la ratifica del CETA sarà completata dai parlamenti degli Stati membri.
I fondamenti del sistema giuridico per gli investimenti sono già stabiliti nel CETA. Sebbene non siano ancora applicati, in attesa della ratifica dell’accordo da parte di tutti gli Stati membri dell’UE (13 l’hanno ratificato finora), UE e Canada hanno già accordato la sua operatività man mano che l’accordo entrerà in vigore.
Queste regole completano la messa in atto nel CETA, in particolare per la risoluzione delle controversie in materia di investimenti, e rinnovano in questo campo un percorso di innovazione già stabilito dalle riforme dell’UE.
In particolare, le nuove norme garantiranno un’efficace gestione delle controversie e dei ricorsi, rafforzeranno ulteriormente i più elevati standard etici già contenuti nell’accordo e definiranno un quadro per l’adozione di interpretazioni vincolanti (già previste nell’accordo), facilitando il controllo dell’interpretazione dell’accordo tra le parti.
Di seguito le quattro proposte avanzate dalla Commissione Europea, con i link che rimandano ai relativi documenti ufficiali:
- Norme che stabiliscono il funzionamento del Tribunale d’appello;
- Un codice di condotta per i membri dell’ICS;
- Regole per la mediazione;
- Regole per interpretazioni vincolanti che saranno adottate dal Comitato misto CETA.
Le proposte della Commissione, già discusse con gli Stati membri dell’UE e presentate al Parlamento Europeo, riprendono un approccio già adottato negli accordi che l’UE ha fissato con Singapore, Vietnam e Messico.