Con una dotazione di 1,4 miliardi di euro, un nuovo prodotto finanziario approvato dalla Commissione europea nel quadro delle norme sugli aiuti di Stato, e promosso dal Fondo europeo di garanzia gestito dal gruppo BEI, dovrebbe mobilitare almeno 13 miliardi di nuovi prestiti a favore delle piccole e medie imprese.
Il nuovo prodotto si presenta sotto forma di garanzie su segmenti di cartolarizzazione sintetica a beneficio delle imprese colpite dalla pandemia di coronavirus nei 22 Stati membri partecipanti.
La cartolarizzazione sintetica è una tecnica finanziaria in base alla quale un ente cedente, ad esempio una banca, individua un pool di attività esistenti (es: un portafoglio di prestiti) che detiene nel proprio bilancio, lo suddivide in segmenti con profili di rischio/rendimento diversi rispetto all’intero pool e successivamente trasferisce una parte del rischio derivante dal pool acquistando la protezione di un segmento specifico (es: tramite una garanzia su tale segmento di rischio) da un venditore di protezione, al quale l’ente cedente corrisponde in cambio un premio.
Nell’ambito del nuovo strumento il gruppo BEI funge da venditore della protezione, ovvero offre protezione agli intermediari finanziari sotto forma di garanzia su un segmento di rischio specifico di un portafoglio di attività esistente, a condizione che questo portafoglio di prestiti non superi determinate dimensioni massime e contenga solo esposizioni non deteriorate. In cambio della garanzia, il gruppo BEI addebiterà all’intermediario finanziario una commissione di garanzia sovvenzionata.
L’intermediario finanziario dovrà quindi trasferire, nella misura più ampia possibile, il vantaggio finanziario derivante dalla questa operazione ai beneficiari finali del nuovo strumento, ovvero alle PMI che riceveranno nuovi prestiti. L’intermediario finanziario sarà tenuto a utilizzare il capitale regolamentare liberato grazie alla garanzia del Fondo per costituire un nuovo pool di attività (es: un portafoglio di prestiti) e quindi soddisfare il fabbisogno di liquidità delle PMI, nel rispetto di determinate condizioni in termini di rischio, volume e scadenza dei nuovi prestiti. I termini di ciascuna operazione forniranno inoltre all’intermediario finanziario incentivi a generare nuovi prestiti.
Obiettivo di questo nuovo prodotto è contribuire a generare nuovi prestiti più rischiosi alle PMI, liberando la capacità di prestito degli intermediari finanziari e impedendo che le loro risorse siano trasferite verso attività a basso rischio anziché essere utilizzate per prestiti alle PMI. Tale intervento comporta effettivamente un rischio, data la crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus che si prevede porterà a declassamenti dei portafogli di prestiti esistenti degli intermediari finanziari e quindi a un aumento della domanda di capitale regolamentare di questi intermediari.