A partire dal 2020 la EBSI offrirà gratuitamente software e servizi per promuovere l’adozione dei registri distribuiti da parte di istituzioni e amministrazioni pubbliche in tutta Europa, diventando quello che viene definito un “Building Block” del programma Connecting Europe Facility (CEF).
Gli Stati Membri gestiranno a livello nazionale i nodi EBSI, che saranno in grado di creare e trasmettere transazioni, aggiornando conseguentemente il registro. L’architettura di ciascun nodo sarà articolata in un livello per Use Case-specific API, che permetterà alle applicazioni aziendali di interfacciarsi in maniera semplice e veloce con il nodo, e in un livello strutturale, con capacità comuni a tutti i casi d’utilizzo e funzioni più generiche e connettività al network blockchain.
Per l’anno in corso, l’UE ha identificato quattro casi d’utilizzo per la tecnologia blockchain:
- Certificazione notarile: tramite la tecnologia blockchain si potranno creare registri di controllo digitali e affidabili
- Diplomi: i cittadini avranno il pieno controllo nella gestione delle proprie credenziali di formazione riducendo significativamente i costi di verifica e migliorando la fiducia nell’autenticità dei dati
- Identità autonoma: sarà implementata una funzione d’identità autonoma per permettere agli utenti di creare e controllare la propria identità oltre i confini nazionali, senza dover fare affidamento su autorità centralizzate
- Condivisione affidabile di dati in maniera sicura dati (es. numeri di identificazione IVA IOSS e importi One-Stop-Shop) fra le autorità doganali e fiscali dell’Unione Europea
Mariya Gabriel, Commissioner for Digital Economy and Society, ha commentato: «La blockchain è una grande opportunità per l’Europa e tutti gli Stati Membri, per rivedere i propri sistemi d’informazione, per promuovere la fiducia degli utenti e la protezione dei dati personali, per aiutare a creare nuove opportunità commerciali, e per stabilire nuove aree di business a vantaggio di cittadini, servizi pubblici e aziende.»