L’economia sociale occupa una fetta rilevante del settore privato nella regione Euromediterranea, con oltre 3,2 milioni di imprese che rappresentano 15 milioni di posti di lavoro, rappresentando in media l’8% del Pil tra gli Stati membri e toccando fino al 10% in alcuni paesi come la Spagna o la Francia.
Per questo il vertice MedaWeek 2019 darà spazio a questo settore con la seconda edizione del “Mediterranean Social Economy Forum – Working together for a sustainable Mediterranean region“, un’occasione per fare il punto sull’attività di imprese e organizzazioni del settore in termini di imprenditorialità, creazione di posti di lavoro e mantenimento dell’occupazione, coesione sociale, crescita economica inclusiva e sviluppo sostenibile per la regione mediterranea.
Anche i Ministri del lavoro dell’Unione per il Mediterraneo (UpM) hanno riconosciuto la rilevanza dell’economia sociale in occasione della conferenza ministeriale tenutasi a Cascais (Portogallo), dove la conclusione è stata che l’economia sociale “non è solo un modo alternativo di fornire valore economico, sociale e ambientale, ma anche un modo intelligente di sbloccare risorse creando occupazione sostenibile e generando una crescita economica inclusiva nella regione”.
Il forum è organizzato da ASCAME in collaborazione con ESMED, la rete euromediterranea di economia sociale, ossia una piattaforma di riferimento istituzionale che riunisce le 14 principali organizzazioni dell’economia sociale di Algeria, Egitto, Francia, Italia, Marocco, Portogallo, Spagna, Tunisia e Turchia, capaci di rappresentare insieme oltre 900.000 imprese e organizzazioni, 8 milioni di posti di lavoro e 100 milioni di membri associati.
L’appuntamento con il Social Economy Forum è per il 22 Novembre a Barcellona, all’interno del vertice MedaWeek, presso il complesso Casa Llotja.