Il limite di ricavi per le imprese che offrono servizi per poter adottare la contabilità semplificata è stato aumentato a 500.000 euro, mentre per le altre attività il limite è stato aumentato a 800.000 euro.
Questo significa che i vecchi limiti di 400.000 euro e 700.000 euro, previsti dall’articolo 18 c.1 del dpr 600/1973, sono stati aumentati di 100.000 euro.
Questa modifica è contenuta in un emendamento del governo al disegno di legge di bilancio 2023, che modifica i parametri per la contabilità semplificata prevista per le piccole imprese, disciplinata dallo stesso articolo 18 c.1 del dpr 600/1973.
Oltre a semplificare le scritture contabili obbligatorie (non c’è l’obbligo di tenere il libro giornale, il libro inventari e il libro dei beni ammortizzabili), questa modifica ha anche un importante impatto fiscale per coloro che sono interessati dall’aumento delle soglie in questione.
Infatti, dal 1° gennaio 2017, per i soggetti che adottano la contabilità semplificata, il reddito prodotto viene quantificato utilizzando il principio di cassa misto, anziché quello di competenza.
Contabilità semplificata e nuovo metodo di calcolo del reddito
Per i contribuenti minori che adottano la contabilità semplificata, il reddito viene calcolato sottraendo dai ricavi ottenuti le spese effettivamente sostenute per l’attività. Ciò neutralizza l’impatto delle rimanenze finali, ma tiene in considerazione gli ammortamenti, le plusvalenze e le minusvalenze.
Come specificato sempre nel primo comma dell’articolo 18 in questione, per verificare se si superano le soglie per i contribuenti che svolgono sia prestazioni di servizi che altre attività, si deve fare riferimento all’ammontare dei ricavi relativi all’attività prevalente.
In assenza di una distinta annotazione dei ricavi, si considerano prevalenti le attività diverse dalle prestazioni di servizi.
I contribuenti che rientrano nei parametri della contabilità semplificata possono scegliere di adottare il regime ordinario, ma questa scelta è vincolante per almeno tre anni a partire dall’inizio del periodo d’imposta in cui viene esercitata.
Chi sceglie la contabilità semplificata è tenuto a tenere un apposito registro dei ricavi percepiti, indicando per ogni incasso: l’importo, i dati personali, l’indirizzo e il comune di residenza anagrafica del soggetto che effettua il pagamento, e i dettagli della fattura o di altro documento emesso.
In un registro separato vanno annotate cronologicamente, in base alla data di pagamento, le spese sostenute durante l’esercizio.