Commercianti e artigiani devono far i conti con la ripresa economica che tarda ad arrivare, e più l’emergenza coronavirus allunga i tempi della “detenzione di stato” più diviene cosa utile e ingiusta pensare ai pagamenti e alla tassazione. Gli iscritti alle gestioni speciali Ago possono accedere al Fondo Gasparrini, il fondo nazionale che permette la sospensione delle rate dei mutui ai lavoratori in difficoltà, che il decreto Cura Italia ha esteso ai liberi professionisti.
Possono accedere al fondo tutti i professionisti,artigiani e commercianti, titolari di prima casa che registreranno nel trimestre successivo al 23 febbraio un calo del fatturato del 33% rispetto all’ultimo trimestre del 2019. Il Fondo garantisce una sospensione massima del mutuo di 18 mesi, ma vista l’emergenza e l’accesso esteso, il decreto attuativo del Mef ha ridefinito i termini: lo stop sarà di sei mesi se la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro ha una durata compresa tra i 30 e i 150 giorni consecutivi, di 12 mesi se lo stop si prolungherà per minimo 151 giorni e massimo 302 e arriverà all’utilizzo completo del fondo, ovvero una sospensione di 18 mesi, se il calo supererà i 303 giorni consecutivi.
La sospensione dei pagamenti è una richiesta che giunge da tutte le associazioni di categoria dei commercianti e degli artigiani della nostra Penisola, un grido di allarme che proviene dalla spina dorsale del nostro sistema economico nazionale.
Anche la sospensione della tassa di soggiorno potrebbe incentivare i turisti a tornare, e sono in molti a chiedere che il settore eventi, che potrebbe avere una crisi molto più lunga per via delle attuali cancellazioni, sia preservato il più possibile con ammortizzatori sociali ed altre forme di sostegno. Anche Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro della Città di Roma, ha dato dei dati, basandosi sul sistema di controllo dei flussi attraverso la telefonia mobile: dicono che per Pasqua si prevede un calo di visitatori di oltre il 30%, mentre quello dell’ultima settimana è del 18%. Non arrivano americani (-21,29%) e russi (-18%). L’ipotesi, per Cafarotti è che da febbraio a giugno la perdita arrivi ad 800 milioni, contro il miliardo e mezzo calcolato dagli operatori di settore.
Quella che tali categorie si apprestano a vivere è una crisi senza precedenti, che non prevede soluzione efficaci al momento per il recupero delle perdite già avvenute. Lo stato non può pretendere il pagamento di imposte e rate che al momento, semplicemente, non possono esservi per mancanza di entrate.