Il 75% delle aziende italiane ha avuto un’esigenza di finanziamento nell’ultimo triennio. La banca con cui si hanno rapporti consolidati rimane il punto di riferimento: l’86% delle aziende ha sottoscritto finanziamenti con gli istituti bancari a cui si rivolge abitualmente. Nel valutare la proposta di finanziamento, tasso di interesse proposto (56%), importo totale del finanziamento erogato (23%) e importo della rata (11%) rappresentano gli aspetti di maggiore interesse a cui si affiancano fattori complementari relativi alla facilità di accesso al credito, tra cui il tempo rappresenta il parametro più rilevante (indicato dal 78% delle imprese). Ma in questo quadro d’insieme si inserisce anche la mediazione creditizia, che sta acquisendo un ruolo progressivamente rilevante nelle scelte di finanziamento delle imprese, che si avvalgono sempre di più della consulenza dei mediatori.
Sono questi alcuni dei dati emersi dallo studio Nomisma per conto di Fimaa – Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia – sulla Mediazione Creditizia presentato oggi a Roma in occasione del 3° Convegno nazionale Fimaa sul tema del credito (Fimaa Summit 2019) che ha visto la presenza, tra gli altri, del Presidente Confcommercio-Imprese per l’Italia Carlo Sangalli, per Fimaa del presidente nazionale Santino Taverna e del consulente legale nazionale Daniele Mammani e per l’Oam (l’Organismo che detiene gli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi)del presidente Antonio Catricalà e del responsabile dell’ufficio di vigilanza Benedetto Camastra.
La ricerca, illustrata dall’amministratore delegato Nomisma Luca Dondi dall’Orologio, fotografa la buona salute del settore che conta 277 società di mediazione creditizia autorizzate dall’Oam, con una crescita del numero di imprese del 7,8%, rispetto all’anno precedente.
L’indagine 2019 Fimaa-Nomisma, inoltre, ha permesso di valutare la soddisfazione delle imprese per il servizio consulenziale ricevuto dalla mediazione creditizia. Il 93% delle aziende che hanno ottenuto finanziamenti tramite il supporto della mediazione valutano in maniera estremamente positiva il servizio ricevuto. Tra gli elementi di maggior soddisfazione la professionalità del mediatore, citata dall’86% delle aziende.
L’alta soddisfazione è collegata inoltre ad un mix di fattori che rappresentano i punti di forza della mediazione creditizia: la completa corrispondenza del finanziamento ottenuto grazie al supporto della mediazione con le esigenze dell’azienda (73%), la qualità della consulenza offerta (73%), le favorevoli condizioni ottenute (68%), la velocità e la semplicità di ottenimento del finanziamento/leasing (68%) e le commissioni dovute all’operatore della mediazione (57%). A testimonianza del giudizio positivo sulla mediazione, chi ha fatto ricorso a tale supporto indica un’alta probabilità di tornare a rivolgersi alla stessa società di mediazione creditizia nel caso di esigenze future. L’86% delle imprese clienti della mediazione ha dichiarato che tornerà a rivolgersi allo stesso consulente, mentre le aziende che si sono rivolte alla banca ripeterebbero la scelta fatta solo nel 56% dei casi.
I clienti corporate che hanno sottoscritto un finanziamento tramite la mediazione creditizia indicano diversi aspetti positivi rispetto al servizio: velocità di accesso al finanziamento/leasing (47%), consulenza a 360 gradi (40%). Il supporto del mediatore creditizio facilita dunque l’accesso al finanziamento, e per il 41% di coloro che hanno ottenuto il prestito tramite la mediazione il processo sarebbe stato decisamente più complesso in mancanza di essa.
In più di un caso su due (54%), i clienti corporate sono stati più soddisfatti dell’esperienza con la mediazione creditizia rispetto all’esperienza avuta con la banca per l’ottenimento di un mutuo, di un finanziamento o di un leasing.
Il secondo approfondimento dell’analisi realizzata da Nomisma, per conto di Fimaa, ha riguardato l’analisi dell’esperienza dei clienti retail. Il 76% dei clienti di questo comparto si avvale del supporto della mediazione per poter comparare in modo semplice ed efficace diverse offerte.
Per l’87% della clientela retail, l’assenza del supporto del mediatore creditizio avrebbe comportato un rallentamento del processo di richiesta del finanziamento e reso l’intera pratica decisamente più complessa. Alla domanda diretta sulle ragioni per cui i clienti ritengono utile affidarsi ad un mediatore creditizio, i clienti retail hanno risposto: una maggiore facilità di vedere proposte alternative di mutui, finanziamenti o prestiti (55% di utilità), unita all’esperienza del mediatore nel contrattare le condizioni con la banca (53% di utilità).
Riguardo alla soddisfazione dei servizi della mediazione creditizia, emerge come nel 64% dei casi i clienti retail siano molto soddisfatti, soprattutto per la qualità della consulenza ricevuta a supporto della scelta del tipo di finanziamento (72% si dichiara molto soddisfatto), per le condizioni favorevoli ottenute (67%), per aver avuto la possibilità di accedere ad un finanziamento completamente adatto alle proprie esigenze (64%) e per la velocità e la semplicità di ottenimento (58%). Viene dunque apprezzata l’esperienza del mediatore, il 71% dei clienti retail è molto soddisfatto della professionalità della persona con cui è entrato in contatto.
Nell’immediato futuro, il 65% dei rispondenti ha dichiarato che non avrà necessità di altri finanziamenti, ma la probabilità di ritornare dalla stessa società di mediazione creditizia con cui si è sottoscritto il mutuo è molto alta (66%), ad ulteriore conferma dei giudizi di soddisfazione espressi.
“I dati presentati in occasione del terzo Convegno nazionale Fimaa sulla mediazione creditizia ‘Summit 2019’ – commenta Santino Taverna presidente nazionale Fimaa – Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia – confermano ancora una volta il ruolo fondamentale dei mediatori del credito per far incontrare la richiesta di mutui e prestiti con le banche e gli istituti di credito più adatti alle variegate esigenze dei clienti-consumatori e delle aziende. Dal Fimaa Summit 2019 – continua il presidente Taverna – è inoltre emerso come il sistema di controllo interno delle società di mediazione creditizia non rappresenti soltanto un obbligo, ma possa tradursi in valore aggiunto per le società, prevenendo rischi e pregiudizi e garantendo così una corretta operatività nel rispetto delle norme, a vantaggio anche dei clienti. I mediatori del credito – conclude Taverna – si confermano professionisti seri ed indipendenti, in grado non solo di interagire con il sistema bancario nei momenti di crisi finanziaria, ma di fare anche da filtro a vantaggio del sistema rispondendo al mercato con una ampia varietà di prodotti”.
Fimaa per l’Ospedale Bambino Gesù. Nel corso dell’evento è stata presentata, dal segretario generale della ‘Fondazione Bambino Gesù onlus’ prof. Francesco Avallone, la campagna sociale ‘Frammenti di luce’, dedicata all’accoglienza e cura dei bambini dei Paesi interessati da crisi umanitarie seguiti presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Il nosocomio è il più grande policlinico e centro di ricerca pediatrico in Europa, con circa 3500 professionisti, collegato ai maggiori centri internazionali del settore, e punto di riferimento per la salute di bambini e adolescenti provenienti dall’Italia e dal resto del mondo.