Il fondo Sace Simest per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese ex legge n. 394 del 1981 ha finora incassato 6.500 domande di agevolazione per 912 milioni di euro circa. Di queste domande ne sono state già deliberate nel 2021 oltre 5.200 per 753 milioni.
Sono questi gli ultimi dati, diffusi da ItaliaOggi, sul meccanismo di agevolazione, ritarato in base alle priorità del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e grazie al quale le imprese avranno i soldi nel giro di pochi mesi.
Per quanto riguarda le singole tipologie di finanziamento, queste sono le ripartizioni delle risorse elargite:
- Partecipazione a Fiere e Mostre: 2.536 domande per 184,4 mln di euro;
- Transizione digitale ed ecologica: 2.111 domande per 476,7 mln di euro;
- E-commerce: 1.806 per 251,6 mln di euro.
Un altro dato interessante riguarda le imprese del Mezzogiorno, beneficiarie del 30% delle istanze presentate: questo grazie alla quota a fondo perduto pari al 40% dell’importo complessivo del finanziamento per le aziende con un’unità produttiva nel Sud Italia.
I dati rivelano, inoltre, che il target fissato dal Pnrr è stato superato. Il fondo rotativo 394 in versione green e digitale faceva parte, infatti, dei 51 obiettivi che l’Unione europea aveva assegnato all’Italia per l’erogazione della prima tranche di finanziamenti: entro il 2021 lo strumento avrebbe dovuto servire quattromila Pmi, e ad oggi, come dimostrano i numeri, ne ha già servite 5.200.
Ma si tratta di un dato ancora parziale, dato è la possibilità di presentare domanda è stata estesa fino al 31 Maggio 2022, salvo esaurimento anticipato delle risorse.
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