In tempi di coronarivus l’attenzione delle imprese è rivolta ai nuovi monitoraggi dei trend di mercato e delle evoluzioni nel comportamento di consumatori e cittadini. Un esempio arriva dall’osservatorio digitale per la comprensione delle azioni del mercato globale proposto iniziative pubbliche e private.
L’attuale fase di incertezza impone infatti ad aziende e istituzioni l’utilizzo di nuovi strumenti per decifrare e interpretare i nuovi assetti che vanno definendosi nell’attuale contesto sociale.
Dalle analisi emergono infatti tendenze anche piuttosto nette, come quella del settore automotive che vede la propensione all’acquisto di autoveicoli calare del 60% a seguito proprio della crisi legata alla diffusione della pandemia sanitaria.
Il monitoraggio dinamico dei cambiamenti è basato su indicatori in tempo reale dello spettro emozionale dei potenziali consumatori, attraverso dati e informazioni elaborati da algoritmi di intelligenza artificiale.
Se durante il mese di luglio, la fine del lockdown stava ripristinando le volontà di acquisto ai livelli pre-pandemia, i mesi successivi hanno rivelato un forte impatto negativo, causato della recente emergenza sanitaria, sul livello di fiducia dei consumatori e sulla loro propensione alla spesa, fino alla seconda settimana di settembre, in cui si è registrato un significativo crollo dell’indice, pari a 70 punti percentuali.
Aspetto importante da sottolineare è il sistema finanziario che è stato fortemente coinvolto nella gestione dell’emergenza e lo sarà ancora di più nella spinta alla ripresa essendo chiamato a immettere “benzina” nel motore dell’economia. Tra metà febbraio 2020 e marzo le istituzioni finanziarie italiane quotate hanno perso fino al 50% del valore di Borsa, segnando nei mesi successivi un “recupero” fino al 30%. Nelle prime semestrali del 2020 le principali banche italiane hanno effettuato rettifiche di valore sui crediti per circa 6 miliardi di euro con una crescita di oltre il 50% rispetto ai valori del primo semestre 2019.
L’analisi dei mercati evidenzia sempre più una crescita della moneta e di servizi virtuali. La bitcoin era continua ad apportare cambiamenti nello scenario economico. Un recente studio avviato di PwC evidenzia che entro il 2030, la tecnologia che fa muovere il sistema dei bitcoin accompagnerà l’economia globale ad una crescita complessiva di ben 1.7 trilioni di dollari.
I report diffusi negli ultimi tempi evidenziano inoltre che la tecnologia blockchain potrebbe raggiungere un incredibile risultato nei prossimi dieci anni. I Paesi del mondo coinvolti da questo balzo in avanti sarebbero molti, ma secondo le stime sarà l’Asia ad ottenere i maggiori benefici se l’Europa non decide di muoversi nell’implementazione di tali sistemi all’interno del proprio sistema economico.
Soprattutto in un periodo di grandi cambiamenti come quello attuale resta dunque di fondamentale importanza fare analisi e osservare gli andamenti del mercato per intercettare i nuovi bisogni, e impostare sulla base di questi nuovi modelli di svilluppo, o adattare quelli esistenti.
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